Damiano Torrente ritratta tutto.
Il reo confesso dell’omicidio di Ruxandra Vesco ha fatto marcia indietro, dichiarando agli inquirenti: “Non sono stato io“.
L’UOMO HA RITRATTATO IN SERATA
L’uomo, nella mattinata di ieri, si era dichiarato colpevole dell’assassinio della donna romena di 33 anni, i cui resti sono stati ritrovati in via Monte Ercta. Ma Torrente si è ripresentato in serata alla stazione Falde per cambiare incredibilmente versione.
“Io, sto passando un periodo difficile…“, ha detto al procuratore aggiunto Ennio Petrigni e al sostituto Felice De Benedittis. Il mistero quindi si infittisce e rimane da capire, a questo punto, quale delle due versioni fornite dal Torrente sia vera.
Gli accertamenti scientifici ora dovranno stabilire se i resti umani fatti trovare da Torrente sul monte Pellegrino appartengano a Ruxandra.
Torrente aveva raccontato una storia molto dettagliata e ricca di particolari e con un movente. Scarcerato nel marzo scorso, dopo l’arresto per stalking, l’uomo ha detto ai carabinieri dov’è andato per confessare il delitto di essersi avvicinato a Dio e sarebbe stata la risposta di un prete nel segreto del confessionale a indurlo a percorrere il “sentiero del perdono”.
Torrente è infine indagato per omicidio e occultamento di cadavere.