Continua il dibattito sull’apertura delle scuole a Palermo.
Il sindaco del capoluogo siciliano Leoluca Orlando, aveva annunciato la chiusura dei plessi comunali nella giornata di giovedì. Ma il giorno dopo, rassicurato dal Governo nazionale e dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, il primo cittadino ha deciso di sospenderla.
Ma Orlando ha fatto capire che, in caso di un’implementazione della sicurezza, potrebbe ripensarci di nuovo. Così la rappresentante del Movimento 5 Stelle Viviana Lo Monaco, ha scritto una lettera aperta al sindaco, chiedendo di mantenere aperte le scuole.
LA LETTERA
Sig. Sindaco, ho deciso di rivolgerLe questo appello che non vuole rappresentare una posizione predeterminata, ma un invito alla condivisione di scelte delicate per la collettività.
Sono certa che qualunque decisione non è – e non sarà – presa da Lei a cuor leggero. Così come le rigide norme e le restrizioni imposte in questi mesi dal Governo nazionale sono state determinate esclusivamente dalla volontà e dalla necessità di tutelare la salute pubblica, bene primario dal quale poi discendono tutti gli altri diritti costituzionali.
Tuttavia, in qualità di Consigliere comunale e di insegnante, non posso in questa circostanza sottrarmi a un dibattito in corso, nel quale gli elementi che mi sento di ricordare sono il ruolo esercitato dalla scuola. Non soltanto quello educativo, ma anche sociale, in quanto luogo di formazione e collante indispensabile per la tenuta degli equilibri delle nostre famiglie.
Per queste ragioni, trovo che non possa passare il messaggio di una Sua scelta assunta in contrapposizione ad altre, in una sorta di battaglia politica che non è degna della nostra città, soprattutto perché giocata sulla pelle dei più giovani cittadini, degli uomini e delle donne di domani.
Se chiudere le scuole del primo ciclo si renderà necessario, a seguito dell’esame comparato dei dati, che lo si faccia.
Ma allora Le chiedo un atto di coraggio in più. Chiuda ancor prima i centri estetici, le parruccherie, i mercati storici e rionali in cui non è in grado di garantire adeguati controlli. Imponga un più rigido coprifuoco, invochi l’esercito. Abbia la forza di chiudere tutto, per un tempo circoscritto, e nel frattempo lavori fianco a fianco con il Governatore della Regione Siciliana, fornendo i suoi suggerimenti per scongiurare quella che ormai da più parti è definita una strage annunciata.
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