Le forze dell’ordine presidiano la casa di cura Triolo Zancla di Palermo, danneggiata due giorni fa dai parenti di una giovane di 21 anni che era stata portata in clinica per un controllo.
Durante l’esame il medico si è accorto che il bimbo in grembo era morto. Avuta la notizia, alcuni parenti hanno fatto irruzione danneggiando arredi e l’ascensore e aggredendo anche due sanitari. Oggi, alla luce delle minacce ricevute anche dal direttore della clinica, i dipendenti della Triolo Zancla manifestano la loro solidarietà alla proprietà, ai sanitari e agli operatori ed esprimono “lo sdegno e lo sbigottimento per il vile attacco a una struttura storicamente integrata sul territorio, a vocazione principalmente ostetrica, che ha sempre erogato prestazioni sanitarie di assoluta eccellenza – scrivono in una nota i lavoratori – Confidano in un pronto e risolutivo intervento delle forze dell’ordine e della magistratura, al fine di garantire il regolare e sicuro prosieguo dell’attività sanitaria ed assicurare alla giustizia i responsabili del vile attacco“.