Il Prefetto di Palermo Maria Teresa Cucinotta, intervistata a margine dell’iniziativa “Giornata della Trasparenza”, organizzata dall’Autorità di Sistema portuale del Mare di Sicilia Occidentale, ha fatto il punto sugli strumenti a disposizione della Giustizia per evitare il rischio di infiltrazioni mafiose nei fondi Pnrr e sulle grandi opere pubbliche.
Un rischio da non sottovalutare e che per questo deve portare all’individuazione di misure di protezione per salvaguardare la realizzazione di opere e servizi di interesse pubblico.
“Gli strumenti a disposizione della giustizia – ha spiegato il Prefetto Cucinotta – sono certamente le certificazioni antimafia, la banca dati a BDNA, le white list e i protocolli di legalità. Sono stati affinati ulteriori protocolli di legalità che sono applicati alle opere strategiche, che sicuramente verranno ulteriormente diffusi perché sono molto più avanti. La legislazione migliora e questo è un grande vantaggio per noi. Grazie all’intervento delle Forze dell’Ordine e della Magistratura saremo vigili perché queste attività vengono svolte a beneficio della collettività e del Sud che ha una quota importante di questi fondi.”
Ma cosa sta facendo in questo momento dell’Europa per tutelare questi importanti strumenti?
“Non è un problema dell’Europa che ha messo a disposizione queste somme. E’ un problema nostro, dello Stato Italiano che sta sviluppando delle sinergie e sta anche implementando e laddove possibile aiutando, i comuni con aggiunta di personale per cercare di mantenere gli impegni e di far sì che tutte queste attività giungano a compimento”, ha concluso Cucinotta.