“Non posso che condividere le preoccupazioni delle organizzazioni sindacali, delle lavoratrici e dei lavoratori delle aziende partecipate Rap, Amat e Amg. Dipendenti che temono per il proprio futuro e quello delle aziende. D’altronde, dall’ultima relazione del Ragioniere generale, che ha messo a fuoco la loro situazione economica finanziaria, emerge un quadro molto preoccupante. Ciò sia con riguardo ad Amat e Rap, ma anche ad Amg, a cui scadrà presto la proroga del contratto di servizio”. Inizia così la sua riflessione il consigliere comunale Massimo Giaconia, capogruppo di Progetto Palermo.
“Una situazione critica – dice – che, ovviamente, non è sfuggita alla Corte dei Conti, che ha aperto un’istruttoria, ma anche al collegio dei Revisori dei conti, preoccupato per le conseguenze che tali criticità potrebbero avere, oltre sulla continuità delle partecipate, sul piano di risanamento del Comune. Temo che all’amministrazione Lagalla sia sfuggito del tutto il controllo delle società partecipate – sottolinea Giaconia -. Sindaco incapace, tra l’altro, a otto mesi dall’inizio del suo mandato, di trovare un accordo con la coalizione di centrodestra per attuare lo spoils system. Infatti, ancora oggi, alcune società sono governate da amministratori e componenti dei Cda designati anni fa dall’ex sindaco Orlando e altre, addirittura, dai collegi sindacali che, però, in nessun caso avrebbero mandato di predisporre gli strumenti di programmazione, come i nuovi piani industriali e i budget. Atti imprescindibili per la pianificazione strategica di crescita e di controllo dell’attività di qualsiasi azienda”.
Per questo, la terza commissione, di cui Giaconia è vicepresidente, insieme alla settima, ha invitato in audizione per mercoledì prossimo i direttori generali e i dirigenti dell’area Finanza e Bilancio di tutte le società partecipate: “Con loro – conclude Giaconia – intendiamo affrontare le criticità di ogni azienda e acquisire da loro eventuali proposte contenenti misure correttive”.