Degrado, sporcizia e saracinesche abbassate. Così si presenta oggi piazzale Ungheria, storicamente uno dei salotti più importanti di Palermo, situato in pieno centro storico. Ora l’antico rione Villarosa, che affonda le sue radici nel lontano passato, potrebbe rivivere una seconda giovinezza.
Promotore di questa scossa di vitalità, che fissa come obiettivo la rinascita di piazzale Ungheria, la riqualificazione del portico di via Mariano Stabile e del passaggio della galleria delle rose è il “Comitato piazzale Ungheria”, guidato dal presidente Giovanni Montesanto. “Qui rinasce la voglia di spazio civico, con attività ludiche e culturali dove la partecipazione democratica diventa testa e cuore con un dna verde“. Così l’architetto Toni Pantuso, ideatore di “PROGETTO VILLAROSA, IL FLUIRE DELL’ARTE”, uno degli 85 progetti ammessi alle risorse del bando di Democrazia partecipata indetto dal Comune.
Osservando il progetto l’idea è chiara: ridisegnare piazzale Ungheria come motore di rilancio dell’intera ottava circoscrizione. Un’immagine più verde che coinvolgerà anche via Magliocco e passerà soprattutto dalla realizzazione della statua dedicata a Giuseppe Tomasi di Lampedusa e della riedizione della fontana “sonora”, che verrebbe restaurata e completata da diversi interventi strutturali e decorativi. Il secondo intervento riguarda la panchina del principe Giuseppe Tomasi di Lampedusa, posizionata in direzione del palazzo dello storico bar Mazzara dove si racconta che fu scritta parte de “Il Gattopardo”. Ai piedi della fontana, a interrompere il perimetro, appoggia una statua di un bambino che riceve tra le mani l’acqua della fontana, per gioco o per abbeverarsi. L’acqua lo attraversa e sgorga alla base dei piedi di una canaletta decorata che si spinge fino alla panchina e la risale, attraversando tutto il bordo e i personaggi che la occupano: due statue raffiguranti il principe da giovane e da anziano.
“Il progetto generale – dichiara Pantuso – vista l’ampiezza dei luoghi necessita di esperienze legate all’arte, alla moda e alla gastronomia e alle forme culturali. Il progetto generale che sto redigendo, complesso ma innovativo, necessita di forme associative“.
Anche questa parte di centro storico potrebbe tornare ritrovare la luce, tornando a rivivere sia come punto di ritrovo dei cittadini ma anche come attrattività turistica. Una lunga passeggiata per mostrare e conoscere il volto di autrici e autori siciliani, raccontando in cenni la loro storia, fino al piazzale luogo di incontri e manifestazioni.