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Il grido d'allarme

Palermo, piscina comunale: dubbi sul futuro delle società. “Più certezze sul nuovo impianto”

mercoledì 10 Maggio 2023

Sale l’attesa e la preoccupazione per le sorti della Piscina Olimpica Comunale di Palermo. Le società natatorie e pallanuotistiche palermitane, unite sotto la stessa causa, hanno firmato un comunicato indirizzato al Comune di Palermo.

Con le stagioni agonistiche e i campionati che volgono al termine, le società sportive che operano nella piscina comunale di Viale del Fante, lanciano il loro grido di allarme. I lavori finanziati dal PNRR per la totale ristrutturazione contestuale delle due vasche e per la costruzione di una nuova tribuna esterna, con annessi spogliatoi, prevedono una lunga chiusura dell’unico impianto comunale di Palermo“. A lanciare l’allarme sono Aquademia Sincro, Cus Palermo, Delfini Blu, Gifa, Pol. Mimmo Ferrito, Pol. Nadir, Nuotatori Palermo, Olympia Palermo, Palermo 90, Palermo Nuoto, TeLiMar, Waterpolo Palermo e Consorzio Palermo al Vertice. 

Dal primo settembre partiranno i lavori di ristrutturazione dell’impianto ed è stata identificata nel “pallone” la struttura nel quale realizzare una vasca prefabbricata temporanea per il nuoto e la pallanuoto. Ma “l’ex Ufficio Stampa dei Mondiali di Italia 90’ è inutilizzato di fatto da decenni. A tutt’oggi, periodo di programmazione per la stagione che verrà, le scriventi società sportive non hanno avuto alcuna rassicurazione – aggiungono – non soltanto sui tempi di realizzazione, ma nemmeno sulla certezza della stessa realizzazione della nuova piscina, essendo al momento stato avviato soltanto l’affidamento dell’incarico per verificare l’idoneità del ‘pallone’ ad ospitare la vasca“.

Il movimento che rappresentiamo, oltre ad essere formato da centinaia di atleti e atlete giovani, oltre a garantire livelli di altissima rappresentanza nazionale e livelli di base per l’avviamento allo sport, oltre ad essere l’unico impianto natatorio per il nuoto libero dei cittadini, fornisce occupazione a decine di allenatori, tecnici, istruttori e amministrativi, per i quali non esiste alcuna rassicurazione sul futuro prossimo. Se accanto ai lavori previsti, con inizio in vasca scoperta previsto già ora ad inizio giugno, che al termine dei due anni ci restituiranno un impianto rinnovato e all’avanguardia, non si provvederà ad una soluzione temporanea anche in forma ridotta, che dia una risposta al grande movimento degli sport acquatici cittadini, si rischierà che tutto il lavoro di anni venga buttato via, che si debba ricominciare da zero, con le poche realtà che riusciranno in qualche modo a sopravvivere“.

Pensare di dirottare, cosa più volte dichiarata da alcuni rappresentanti della Amministrazione Comunale, su pochi altri impianti natatori privati, tutti peraltro già al collasso, l’intera utenza delle due vasche della Piscina Olimpica Comunale, è un mero slogan insensato, una vera utopia. Abbiamo dunque la necessità di conoscere timing, prospettive e ipotesi concrete rispetto all’avvio delle attività nel nuovo impianto, non potendo andare oltre il primo settembre 2023, data in cui anche la vasca coperta verrà chiusa per l’inizio dei lavori, così come necessario è il rispetto della tempistica di tali lavori. Altrimenti, forse, tutto questo sforzo – concludono – nascerà sulle ceneri del lavoro di centinaia di operatori e sportivi. E non siamo sicuri che ne sarà valsa la pena“.

 

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