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È in corso il presidio indetto dall’Osservatorio per il diritto alla città Palermo in piazza S. Tommaso D’Aquino (di fronte Parco Villa Turrisi). Un momento di incontro e dibattito con i cittadini e tutte quelle realtà per le quali il verde urbano rappresenta un elemento essenziale e necessario per il benessere della città, un’occasione per chiedere che il Parco Villa Turrisi venga finalmente istituito e salvaguardato.
Fra gli interventi, quello di Giuseppe Barbera, professore di Colture Arboree UNIPA e Giancarlo Gallitano, architetto paesaggista, DARCH UNIPA.
“Il benessere dei cittadini deve essere l’obiettivo primario di chi amministra il nostro territorio e la cura dell’ambiente è uno degli elementi che più determinano la nostra qualità della vita. La tutela delle aree verdi ha una valenza fondamentale: un parco, un giardino, persino un’aiuola sono elementi che rendono vivo il sistema urbano e lo mettono in sana relazione con i suoi abitanti.Gli spazi verdi sono inoltre il polmone della città” affermano gli organizzatori.
La mattinata ha visto un’azione di guerilla gardening sempre nell’area di piazza Tommaso D’Aquino per dare forza all’idea della trasformazione in chiave ecologica delle aree urbani e del protagonismo dei cittadini.
“Palermo e l’intero pianeta hanno bisogno di ripensarsi in un’esistenza armoniosa con la natura. Per questi motivi chiediamo a gran voce che il Parco Villa Turrisi venga finalmente istituito e protetto e vogliamo che questo sia solo uno dei tanti tasselli che possano invertire la rotta che, dal sacco di Palermo alla sentenza del TAR del 15 dicembre 2020, vede inesorabilmente calare cemento sulle nostre teste. Noi qui presenti oggi siamo espressione della volontà dei cittadini di partecipare attivamente alla politica e alla progettazione del verde urbano per una rigenerazione ecologica reale”.
“Ormai Il nostro sguardo non può più fermarsi a un orizzonte ristretto: la crisi ecologica mondiale e la pandemia di quest’ultimo anno ci dicono che il tempo delle speculazioni edilizie e del consumo di suolo deve finire. Palermo non ha bisogno di nuove costruzioni, lo dimostrano le migliaia di abitazioni sfitte. Palermo non ha bisogno di nuove “cittadelle” o di mega palazzi per uffici e centri congressi, come non ne hanno bisogno il mondo e gli esseri viventi che lo popolano” concludono.
Gli organizzatori tengono a sottolineare che l’iniziativa si è svolta nel pieno rispetto delle normative atte al contrasto della diffusione del Covid 19.