Riparte Palermo Pride 2020 con un percorso a tappe che si conducerà in autunno tra manifestazioni e iniziative nel rispetto delle norme anticontagio.
Domenica 28 giugno la prima iniziativa legata alla legge contro le discriminazioni di genere, a seguire un evento diffuso per le piazze di Palermo e incontri ed eventi fino all’autunno: momento per il quale il coordinamento spera di poter pianificare il corteo 2020.
Nella centralità della giornata dell’anniversario dei Moti di Stonewall nel 1969, il Coordinamento Palermo Pride organizza l’assemblea cittadina dal titolo “Legge Zan. Il momento è adesso, parliamone insieme“ domenica 28 giugno a partire dalle 21 al Pyc – Palermo Youth Centre di villa Trabia: si tratta di un evento legato alla legge contro l’omolesbobitransfobia che attualmente è in attesa di approdare alla Commissione Giustizia della Camera e che è il risultato dell’unione di diverse proposte di legge che affrontano il tema delle discriminazioni fondate sulle differenze di genere, orientamento sessuale e identità di genere in arrivo da diversi partiti politici e che vede come relatore Alessandro Zan (Pd). Nel rispetto delle normative anticontagio è obbligatorio essere in possesso della mascherina e di altri eventuali dispositivi di protezione personale che si ritiene utile e, come come regolare buona pratica, per andare incontro alle esigenze di chiunque desideri partecipare, l’evento sarà anche trasmesso in diretta sui canali ufficiali del Palermo Pride, sia Facebook che Instagram.
“Nell’anno del decimo anniversario del Palermo Pride non ci rassegniamo a rinunciare al corteo – spiega il direttivo – Le regole impediscono che si svolga a giugno ma speriamo sia possibile in autunno. A ottobre ricorrerà il quarantennale della vicenda dei due ragazzi di Giarre, cui si legano la nascita di Arcigay a Palermo e il ricordo di Nino Gennaro: scrittore, drammaturgo, poeta e ispirazione di ogni nostro Pride che ci ha lasciati/e 25 anni fa. Il corteo dei 10 anni in quella data è quindi un desiderio e non un ripiego. Desiderio che speriamo non venga cancellato“.
“Nel cinquantunesimo anniversario dei moti di Stonewall abbiamo deciso di indire un’assemblea cittadina mettendo al centro del dibattito l’attuale proposta di legge contro l’omolesbobitransfobia poiché riteniamo sia punto di partenza fondamentale nell’avviare un confronto pubblico e aperto non solo sul testo di legge che prossimamente sarà presentato e discusso in Parlamento, ma anche sui temi a esso strettamente connessi – afferma il direttivo – L’emergenza pandemica ha esacerbato le già̀ precarie condizioni di vita cui eravamo sottoposti/e spingendone all’estremo le regole inique sulle quali l’attuale sistema economico e sociale si basa: iniquità che è trasversale e che ci attraversa a partire dalla classe, dal colore della pelle, dall’identità di genere, dal sesso e dall’orientamento sessuale”.
“Arcigay, la più grande associazione LGBTI+ italiana, nasce a Palermo quarant’anni fa grazie al coraggio e alla visione politica di un gruppo di persone tra cui non possiamo non citare Massimo Milani e Gino Campanella – sottolinea il direttivo del Palermo Pride – grandi protagonisti anche del decennio dei Pride palermitani, simboli ed esempi di un movimento che da quarant’anni lavora per migliorare la nostra città. In questi mesi tiene banco il dibattito parlamentare per la legge contro l’omolesbobitransfobia: sarebbe meraviglioso se il nostro Parlamento approvasse finalmente quest’anno quella legge necessaria la cui assenza ci distingue, in negativo, dalla gran parte dei Paesi dell’Unione Europea”.
Domenica 4 luglio
Una molteplicità di eventi costruiscono una grande manifestazione diffusa in oltre dieci piazze di Palermo dal titolo “Alleanza dei corpi – Piazze in rete #nonèilPride” e programmata per domenica 4 luglio a partire dal pomeriggio: in collaborazione con circoli, associazioni e movimenti in una contaminazione di idee e racconti, ogni evento sarà gratuito, si svolgerà nel rispetto delle norme anticontagio e avrà una propria regia ma la conclusione sarà unica e a cura del Palermo Pride (seguiranno informazioni più dettagliate).
Il corteo
Nell’anno del decimo anniversario del Palermo Pride il Coordinamento non si rassegna a rinunciare al corteo: le regole impediscono che si svolga a giugno ma l’augurio è quello di poterlo pianificare in autunno. “A ottobre ricorrerà il quarantennale della vicenda dei due ragazzi di Giarre, cui si legano la nascita di Arcigay a Palermo e il ricordo di Nino Gennaro, ispirazione di ogni nostro Pride che ci ha lasciati/e 25 anni fa. Il corteo dei 10 anni in quella data è quindi un desiderio e non un ripiego. Desiderio che speriamo non venga cancellato – commenta il direttivo – Non abbiamo mai spostato né cancellato il Palermo Pride perché abbiamo ritenuto che il tema non fosse quello, ma l’elaborazione di una risposta politica alla pandemia, una risposta non solo basata sull’elaborazione teorica, ma anche sulla messa in campo di pratiche comuni per resistere e continuare ad abitare gli spazi pubblici, luoghi d’elezione per la costruzione di alleanze intersezionali. Sebbene il Palermo Pride non si sia mai auto-cancellato, al tempo stesso non abbiamo mai pensato che l’annuale corteo potesse essere sostituito da forme di manifestazione che cancellassero la centralità dei corpi, intesi non solo come corpi singoli e individuali che attraversano la nostra città deflagrando il concetto di norma, ma anche come corpi estesi e aggregati, associativi e assembleari che per le strade e nelle piazze si ricompongono in un’alleanza intersezionale“.