I tre giovani, avrebbero agito con la complicità di altri giovani ancora in corso di identificazione. Senza soluzione di continuità, dagli scorsi 23 gennaio al 20 maggio, avrebbero compiuto assalti e razzie, aggredendo passanti e sottraendo loro I-Phone e denaro, avrebbero borseggiato turisti e sottratto dagli scaffali di costose profumerie del centro, articoli esposti alla vendita prima di darsi alla fuga lungo i vicoli del centro.
Tra i luoghi individuati per compiere le rapine, ne sarebbero stati scelti alcuni ritenuti epicentro di movida o di attrazione turistica come l’ingresso alla Vucciria in via Roma e lo spazio adiacente alla Chiesa di San Cataldo a Piazza Bellini.
I poliziotti del Commissariato di P.S. “Centro” sono riusciti a risalire alle identità dei tre grazie ad una profonda conoscenza del territorio di loro competenza e delle dinamiche criminali sottese, grazie a riscontri e comparazioni effettuati tra immagini registrate da telecamere di esercizi pubblici e grazie a preziose audizioni testimoniali anche di vittime.
Preziosi anche gli elementi desunti dal controllo del territorio registrato su questa importante porzione di centro storico nel corso dei servizi interforze di “Alto Impatto” ove, tra gli altri accorgimenti, si fa ricorso al censimento ed alla registrazione di numerosi giovani, fermati a campione e sottoposti a controlli di polizia.
Esemplificativa della risolutezza e spregiudicatezza insieme dei correi, un episodio di rapina, per la verità contestato ad uno solo dei tre destinatari di misura: due giovani vittime sono state attiarte in piazza Pretoria con l’invito di fumare una sigaretta e, dopo essere rimaste stordite evidentemente dall’aver fumato sostanza diversa dal tabacco, sono state malmenate e private di denaro e cellulari.
Sono in corso indagini finalizzate ad identificare i complici che abbiano affiancato i tre nel corso degli episodi contestati.
Giova precisare che gli odierni arrestati sono, allo stato, indiziati in merito ai reati contestati e che la loro posizione sarà definitiva solo dopo l’emissione di una, eventuale, sentenza passata in giudicato, in ossequio al principio costituzionale della presunzione di innocenza.