Palermo si ferma per ricordare la strage di Capaci, domani 23 maggio 2025. A 33 anni da quel 1992, la città sarà attraversata da una partecipazione straordinaria: cortei, studenti, istituzioni, eventi culturali e commemorazioni diffuse sul territorio. Ma dietro la memoria, la musica, i silenzi e gli applausi, c’è un sistema organizzativo invisibile ma essenziale: il Servizio di Emergenza Territoriale 118, in prima linea per garantire sicurezza e assistenza sanitaria.
Il cuore dell’assistenza tra prevenzione, prontezza e presenza
Dalle prime ore del mattino, il 118 sarà operativo con un piano sociosanitario articolato e di alto profilo, costruito per rispondere in modo efficiente alle esigenze di una giornata ad alta affluenza. Il piano è stato predisposto dalla Centrale Operativa 118 Palermo-Trapani, diretta dal Dott. Fabio Genco, con il coordinamento del D.S.S. Dott. Biagio Bonanno, e realizzato in collaborazione con l’ASP Palermo, la Croce Rossa Italiana, la Prefettura, il Comune di Palermo, le Forze dell’Ordine, la Protezione Civile e i presidi ospedalieri cittadini.
Un lavoro di squadra che coinvolge anche:
- Dott. Marco Palmeri – C.O. 118;
- Dott. Rosalia Murè – Funzionario Direttivo Servizio 6 – Assessorato Regionale della Salute;
- Dott. Antonino Levita – Direttore Sanitario ASP Palermo;
- Dott. Salvatore Vizzi – Direttore Dipartimento Cure Primarie;
- Dott. Vincenzo Prestianni – Referente emergenza territoriale ASP Palermo;
- Dott. Gaetano Di Freso – Coordinatore Infermieristico.
L’algoritmo che protegge
Alla base dell’organizzazione c’è l’algoritmo di Maurer, standard nazionale per la pianificazione sanitaria negli eventi pubblici. Questo sistema analizza in modo empirico le caratteristiche della manifestazione – numero dei partecipanti, densità, logistica – e consente di calcolare il rischio e dimensionare mezzi e personale.
Il 23 maggio è stato classificato evento a rischio moderato/elevato, con un punteggio di 26 e una stima di 5.000–25.000 partecipanti. Ogni scenario è stato considerato, ogni possibilità è stata prevista.
Il piano sociosanitario: prevenzione, presenza e prontezza
Il dispositivo operativo messo in campo prevede l’impiego di circa 60 operatori sanitari e volontari, tra medici, infermieri, soccorritori e personale di coordinamento, distribuiti nei vari eventi commemorativi del mattino e del pomeriggio. Un impegno fondamentale, silenzioso ma determinante, che garantirà assistenza immediata in tutti i luoghi simbolo della memoria.
Al Palazzo Jung, teatro della cerimonia inaugurale del Museo del Presente e della diretta televisiva, saranno attive due auto di coordinamento del 118 e tre ambulanze MSA – una delle quali destinata alla scorta dell’Alta Autorità – con a bordo medici rianimatori, infermieri e autisti-soccorritori. Dodici soccorritori appiedati della Croce Rossa Italiana, suddivisi in squadre dotate di defibrillatore e radio, assicureranno la copertura tra la folla. In totale, nella fascia mattutina opereranno 25 unità sanitarie.
Nel pomeriggio, il dispositivo si sposterà in via Notarbartolo, presso l’Albero Falcone, dove la partecipazione di delegazioni istituzionali e scolastiche richiederà un’ulteriore intensificazione dell’assistenza: saranno presenti quattro ambulanze MSA (una anche qui a servizio dell’Alta Autorità), due auto di coordinamento, una tenda di primo soccorso con medico e infermiere, oltre ai consueti dodici appiedati CRI. Il personale attivo nel sito pomeridiano ammonterà a 30 operatori.
Anche il Tribunale di Palermo, che ospiterà l’iniziativa “La scuola abbraccia la giustizia”, sarà coperto dal piano di assistenza: un’ambulanza MSA, un’auto di coordinamento e un medico ASP presente in ambulatorio garantiranno la sicurezza sanitaria per oltre 3.000 studenti attesi. In questo presidio saranno presenti 6 operatori.
Un’organizzazione che fa scuola e un impegno condiviso
Un sistema complesso e integrato, quindi, quello messo in campo dal 118, capace di garantire copertura totale delle aree coinvolte e prontezza d’intervento in ogni fase della giornata. Ogni dettaglio è stato pianificato con precisione: dai percorsi per le ambulanze, al coordinamento continuo via radio tra i soccorritori appiedati – suddivisi in squadre dotate di DAE e teli –, fino alla possibilità di attivare, se necessario, l’elicottero del 118.
A supporto del dispositivo operativo, coinvolti anche i principali presidi ospedalieri (ARNAS Civico, Di Cristina, Buccheri La Ferla, Villa Sofia, Policlinico), le guardie mediche territoriali e il servizio veterinario, per garantire un’assistenza continua, capillare e tempestiva.
Ma accanto all’efficienza delle istituzioni, c’è un altro elemento indispensabile: la responsabilità individuale. Rispettare le indicazioni, collaborare con il personale, agire con attenzione. Ogni gesto, anche il più semplice, può fare la differenza.
La sicurezza è un bene comune e ogni gesto responsabile è un atto concreto di cittadinanza.