Piazza Pretoria piena ed esperimento riuscito, protagonista il folk. I palermitani non hanno temuto il freddo e si sono riversati nella piazza palermitana dove l’Orchestra popolare di Tavola Tonda ha salutato il 2016 suonando fino a mezzanotte. L’ Orchestra ha coinvolto le persone persone radunandole dapprima in piazza Verdi davanti il teatro Massimo e, al ritmo scandito da una zampogna, le ha condotte a piazza Pretoria come un moderno pifferaio (anzi zampognaro) di Hamelin a suonare novene natalizie.
Organetto, flauto, chitarra, voce, tamburi a cornice, zampogna, due fisarmoniche e anche un charango, uno strumento a corde boliviano. Questo l’ensamble dell’Orchestra del circolo Arci Tavola Tonda che, assieme al Comune di Palermo, ha organizzato la serata. Nella foto accanto il percussionista Michele Piccione.
Davanti un capannello di gente allegra e danzante è cominciata la festa; un congedo al 2016 ed un benvenuto all’anno nuovo con danze popolari e ritmi folk fino a mezzanotte di fronte il Palazzo delle Aquile. Attorno alla piazza, i palazzi erano adornati di luci ed effetti speciali; non sono mancate proiezioni di immagini e video mente all’interno di Palazzo Bonocore è stata allestita una vera e propria mostra.
Una “festa abballù”, con varie danze tradizionali che provengono da tutta Europa: balli dalla Galizia, dalla Francia, dalla Polonia e anche dalla Sicilia; in scena anche alcune insegnanti di danza che hanno istruito i presenti con delle brevi spiegazioni sulla provenienza dei balli mostrando al pubblico le corrette movenze: in fila, in coppia, in cerchio; un “gioco” musicale che ha deliziato la piazza per qualche ora.