“Oggi scioperano e sono in piazza le lavoratrici e i lavoratori di settori importanti perché riguardano diritti fondamentali di tutti i cittadini, come quelli alla salute, all’istruzione, alla mobilità, ai servizi che solo una pubblica amministrazione efficiente può garantire. Sono lavoratori bistrattati da questo governo nazionale, che si spinge pure a volere fare cassa sulle loro pensioni, che non mette risorse sufficienti per il rinnovo dei contratti e il contrasto al caro-vita. Ma bistrattati sono in realtà tutti i siciliani e tutta la Sicilia che, il governo come se non bastasse ciò che toglie a tutti, vuole pure penalizzare con l’autonomia differenziata che darebbe un colpo fatale alla sanità pubblica e all’istruzione pubblica“. Lo ha detto Alfio Mannino, segretario generale della Cgil Sicilia, davanti all’Ars, dove è in corso un sit-in nel giorno dello sciopero generale delle categorie Cgil e Uil del pubblico impiego, dell’istruzione, dei trasporti, dei consorzi di bonifica.
Davanti all’Ars è anche arrivato un corteo di studenti delle superiori. “Tutto questo – ha aggiunto Mannino – accade nel silenzio e con l’assenso del governo regionale le cui politiche sanitarie hanno mostrato il vero volto di un Esecutivo inefficiente. Noi chiediamo un piano straordinario di assunzioni nella pubblica amministrazione e nella sanità perché questi settori funzionino, perché ci sia una risposta concreta ai precari, ai giovani, alle donne”.
“Chiediamo le stabilizzazioni e la riqualificazione in settori collegati alla pubblica amministrazione come i Consorzi di bonifica. Chiediamo che si punti sull’istruzione pubblica come vera leva per il futuro delle giovani generazioni. Chiediamo questo e sviluppo e lavoro e lo ribadiremo il 20 con lo sciopero generale e con la grande manifestazione regionale che si terrà a Siracusa e con successivi appuntamenti di mobilitazione perché il governo nazionale inverta la rotta delle sue politiche antimeridionaliste e contro i lavoratori, i pensionati, i giovani e le donne e il governo regionale esca da questa imbarazzante e deleteria fase di inerzia che va avanti da troppo tempo”.