Oggi il movimento “I Nastrini”, Cub Federazione del Lavoro e del Sociale e Alba Sindacato, hanno organizzato un presidio davanti il Dipartimento della protezione civile in via Abela a Palermo. Il rappresentati sono stati ricevuti negli uffici della Protezione civile e hanno incontrato il dirigente Salvatore Cocina che ha descritto la situazione in cui si trova lo stesso ente, in difficoltà di mezzi e di personale per rispondere alle esigenze del territorio e presentare delle proposte, sul piano di tutela e prevenzione del territorio, da porre all’attenzione del dipartimento e del Presidente della Regione.
“Oggi in presidio alla protezione civile per chiedere il piano di tutela e prevenzione del territorio dato che ogni anno incendi e alluvioni di varie nature diventano catastrofi per le famiglie palermitane che, già in difficoltà economiche e sociali, si ritrovano abbandonati a se stessi ,senza servizi senza sanità e senza protezione dalle istituzioni che oltre ad abbandonarle le isolano e li lasciano al proprio destino. SIAMO STANCHI!”. recita il comunicato ufficiale del movimento I Nastrini.
“Le unità che oggi compongono la protezione civile in 9 province è di sole 300 unità. Sono 400 invece i vigili del fuoco (comprese isole) e con poche possibilità economiche a disposizione servono interventi straordinari per la formazione è l’ampliamento del personale a difesa del territorio. Gli incendi rilevati solo nella città di Palermo sono stati circa 450 a cui purtroppo non si è potuto intervenire tempestivamente proprio per la mancanza di unità e personale. Servono interventi straordinari per la formazione è l ampliamento dell’organico a difesa del territorio, serve personale per i servizi di manutenzione ordinaria del territorio non bastano le bonifiche straordinarie se poi gli interventi normali non si realizzano.
“Soprattutto serve il personale per i servizi normali che riguardano la manutenzione ordinaria dello stesso. Se questa macchina nn viene messa in moto con i fondi previsti europei tutto sarà vanificato è noi vivremo di emergenza in emergenza. Il dirigente Cocina ha preso l’impegno di esplicare al Presidente della Regione Renato Schifani i problemi è le soluzioni oggi proposte dal movimento per cercare di potenziare l’organico di tutela del territorio sia a livello regionale che comunale” continua il comunicato.
“Con la manutenzione ordinaria, lo smaltimento adeguato dei rifiuti e il controllo con mezzi specifici sul territorio per la cura dello stesso sono fondamentali affinché per le famiglie siciliane non paghino ogni anno il prezzo del sacrificio di un proprio caro o del proprio tetto . Alluvioni incendi e allagamenti di strade sono all’ordine del giorno come fosse la normalità e forse tanti si dimenticano che a pagare sono sempre i più deboli che non hanno più tutele e servizi. I veri eroi sono le famiglie e lo spirito di solidarietà della comunità cittadina e dei volontari”.
Sul tema dei fondi europei il movimento scrive che “quelli previsti sarebbero utili alla formazione, all’aggiornamento e all’ampliamento del personale ma la Regione vive della sua austerità vanificando ogni perdita o sacrificio che le famiglie devono sopportare. Non possiamo più sopportare l’arroganza da parte delle istituzioni”.
“Il dirigente Salvatore Cocina ha preso l’impegno di portare all’attenzione del Presidente della Regione Renato Schifani i problemi è le soluzioni oggi proposte da noi per potenziare l’organico della protezione civile a tutela del territorio sia a livello regionale che comunale”, conclude il comunicato .
Questo è il secondo presidio realizzato, dopo quello di ieri che si è svolto al Centro per l’Impiego https://ilsicilia.it/palermo-sit-in-reddito-di-cittadinanza-e-lavoro-i-nastrini-stanno-smantellando-tutto-clicca-per-il-video/ che aveva a tema le politiche attive del lavoro e il reddito di cittadinanza.
Domani si terrà un terzo presidio in via Trinacria presso l’Assessorato della famiglia, delle politiche sociali e del lavoro per incontrare l’assessore Nuccia Albano e portare all’attenzione l’utilizzo delle risorse europee mirata alla formazione e ricollocazione dei soggetti ai fini di un sostegno reale per chi è più debole e per chi è disoccupato di lunga data, del Piano Gol (“Garanzia occupabilità dei lavoratori”) e ricollocazione dei soggetti nel mondo del lavoro.