Sono già cinque gli operatori che hanno manifestato interesse al Comune di Palermo per la gestione delle zone di parcheggio tornate bianche dal primo marzo.
Che le strisce riprendano il colore blu, almeno in parte, è stato fin da subito l’obiettivo dell’amministrazione. È stata la stessa Amat ad aver chiesto di dimezzare gli stalli a pagamento, nell’ambito del piano di risanamento dell’azienda partecipata che si occupa del trasporto pubblico nel capoluogo.
“Servono a ridurre alcuni costi di gestione che erano ritenuti insopportabili da Amat – ribadisce l’assessore alla Mobilità Maurizio Carta -. Abbiamo già emanato una manifestazione di interesse per la gestione di queste strisce, con modalità che dovranno essere ovviamente negoziate con i soggetti che hanno risposto”.
Il futuro di queste strisce è a colori, anche se ancora non è stato stabilito con quali sfumature: “Alcune possono tornare blu, forse gestite da altri operatori. O, forse, potrebbero anche tornare ad Amat. Nel momento in cui risolve alcuni contenziosi tributari – spiega l’assessore -, l’azienda potrebbe avere meno criticità nel gestire le zone blu. Oppure ancora possiamo trovare una sintesi, un equilibrio con altro operatore. In alcune potremmo anche pensare all’introduzione di un disco orario, che permette una rotazione del parcheggio per le zone ad alto tasso di attività direzionali o commerciali. Quindi, stiamo anche ragionando e valutando la possibilità di riservare alcuni posti ai residenti”.
Come faranno i cittadini a non confondersi tra tutti questi nuovi operatori?
“Tendiamo a utilizzare l’innovazione tecnologica per far sì che l’automobilista non si debba preoccupare di quale sia la società che sta gestendo il parcheggio. Ci sarà un’unica app che permetterà in maniera trasparente di poter pagare il ticket o esibire il pass a prescindere da chi eroga il servizio”, conclude Carta.