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La vigilia

Palermo, test d’alta quota in classifica: obiettivo la vetta

giovedì 21 Settembre 2023

Il destino è una ruota che gira e dispensa gioie e dolori. Così il calendario è stato beffardo con i rosa. Esattamente come l’anno scorso, il Palermo affronterà Cosenza e Venezia, una dietro l’altra. Unica differenza lo stadio: nella passata stagione il Barbera ospitò i calabresi nel girone di ritorno e gli uomini di Vanoli all’andata. Con entrambe le formazioni, in tutte e quattro le partite stagionali, il club di viale del Fante aveva sfoggiato tutti i suoi limiti, con grosse difficoltà sia in termini di prestazione sia di risultato. Dunque  si tratta di due banchi di prova per testare il percorso di crescita e maturità in atto.

Le coincidenze, però, non finiscono qui e riguardano molto da vicino il capitano. Piccolo tuffo nel passato. 12 novembre 2022, un Palermo “Brunori-centrico esce malconcio dal San Vito-Marulla, incassando un deludente 3-2. A tenere a galla la squadra era stato proprio l’italo-brasiliano con una doppietta. Una giornata però da dimenticare per l’attaccante soprattutto per un altro elemento: l’errore fatale dagli undici metri, al 90esimo minuto e ultima chance valida per riacciuffare il pareggio. Fu il primo di una lunga serie, a cui seguì, la settimana successiva, quello di Venezia, che diede avvio al caso rigori e al rebus rigorista. Ancora oggi la soluzione dal dischetto è uno dei sui talloni d’Achille.

Oggi i rosanero hanno un volto nuovo e i risultati non dipendono più esclusivamente dal bomber classe ’94. Se il numero 9 non ha più il peso di un’intera squadra sulle spalle, questo “alleggerimento” sembra essersi rivelato un’arma a doppio taglio in ottica numeri. La classifica marcatori non ha ancora stampato il suo nome e se per Corini non è un problema, con il passare dei minuti, sembra invece diveltarlo per il calciatore. Il match contro il Cosenza potrebbe rivelarsi, visti gli sfortunati precedenti, quello decisivo per chiudere il cerchio, concludere un ciclo e ritrovare la gioia del gol. Tutto torna… e chissà, magari anche la possibilità di spezzare la “maledizione rigori iniziata proprio con i rossoblù.

Intanto il Barbera freme, pronto a trasformarsi in una bolgia. L’obiettivo è quello di superare i 22.667  spettatori contro la Feralpisalò.

La previsione è di raggiungere quota 25mila, alzando così l’asticella del record stagionale. L’entusiasmo tra gli spalti si avverte. La campagna abbonamenti si è conclusa con 12.603 tesserati, ben al di sopra degli 11.465 dello scorso anno. Buone notizie, visto che il “dodicesimo uomo” è stato finora un importante plus per la formazione di viale del Fante. Il Palermo non perde in casa da circa 10 mesi, da quello 0-1 contro il Venezia di Pohjanpalo e co. Da allora i rosa contano sei pareggi e altrettante vittorie, tra cui quella rifilata ai leoni del Garda di Vecchi.

Venerdì sera, alla corte di Corini, eccezion fatta per Valente e Buttaro, sono tutti pronti per reclamare un posto da titolare. Il concetto dei “22 titolari si fa sempre più concreto. Un lusso targato City Football Group. Chi siede in panchina scalpita e il mister di Bagnolo Mella è chiamato a trovare il perfetto equilibrio per dare il giusto e meritato spazio a ogni sua singola pedina cercando, però, di non perdere di vista l’obiettivo principale: prestazione e, soprattutto, risultato. Restare attaccati a quel treno di risultati positivi, che hanno permesso ai palermitani di occupare attualmente il terzo posto in classifica, a quota 10 punti e con un match in meno, sarebbe un chiaro e netto segnale a Parma e Venezia. Le due al vertice, per organico e cattiveria dimostrata, saranno tra le protagoniste di questa stagione, in attesa che le retrocesse, grandi delusioni di questo avvio, battano un colpo e lancino dei segnali di vita. I bookmaker strizzano già l’occhio in favore dei siciliani, la squadra c’è e la motivazione sembra essere quella giusta.

Parafrasando però l’ex ct azzurro Giovanni Trapattoni “Non dire gatto se non ce l’hai nel sacco“, il Cosenza non va preso sottogamba. Il pareggio al 99esimo contro il Sudtirol delinea il profilo di una rosa mai arrendevole, sempre con il cuore e la grinta in campo. Poi non bisognerà abbassare la guardia contro alcune vecchie conoscenze di peso. Oltre il portiere Micai, sarà molto probabile vedere dal primo minuto Rispoli e Tutino. La dura legge dell’ex potrebbe abbattersi sul Barbera. L’attaccante napoletano, inoltre, potrebbe vendicare il mancato riscatto e vanta l’appoggio di un comparto offensivo con pochi punti di riferimento e ben organizzato, arricchito a fine mercato dall’arrivo di Forte. Attenzione anche a Calò. Il centrocampista classe ’97 quest’anno è in grande spolvero. Velocità e tecnica non mancano e potrebbe confermarsi, anche per gli undici di Corini, il più difficile da contenere. Rivelazione nella passata stagione era stato Florenzi. La giovane promessa non ha ancora esordito in campionato, a causa di un infortunio. Nell’ultimo match ha riabbracciato i compagni restando però in panchina. Ad oggi non è ancora chiaro se Caserta abbia voglia di osare venerdì sera, anche solo per una manciata di minuti.

Finora è stato un Palermo dai mille volti: quello sprecone e poco incisivo di Bari, quello concreto e concentrato sull’obiettivo di Reggio, quello ordinato e con tanta voglia di divertirsi contro la Feralpisalò e quello sporco e cattivo di Ascoli… quale maschera indosserà questa volta contro gli ostici calabresi?

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