Senza grandi sorprese. Totò Orlando (Movimento 139) succede a se stesso alla presidenza del Consiglio con 28 voti. Alla fine c’è l’accordo maggioranza-opposizione di centrodestra. E infatti, vicepresidente, con 23 voti, viene eletto il forzista Giulio Tantillo, che supera il pentastellato Ugo Forello (14 voti).
A Sala delle Lapidi in fondo è un po’ come il primo giorno di scuola. Forello e Ferrandelli posano insieme davanti ai fotografi, Tantillo ricorda i suoi trenta anni di attività politica: “Ho avuto pure Cracolici come segretario”. È sereno, il candidato dell’opposizione di centrodestra.
I consiglieri arrivano uno alla volta, guadagnano i banchi di Sala delle Lapidi. Da Igor Gelarda, a Claudio Volante, e ancora Sandro Anello, Totò Orlando che dissimula il nervosismo, sorridendo ai cronisti, ma senza rilasciare dichiarazioni.
Le crepe nella maggioranza sembrano da subito sotto controllo. Un lavoro di diplomazie lungo e articolato portato avanti in questi giorni da Fabio Giambrone e che ha condotto all’esito auspicato. Obiettivo raggiunto e criticità neutralizzate.
Dopo il giuramento dei consiglieri comunali il presidente Ugo Forello (5Stelle), che ha presieduto come consigliere più votato, ha rivolto un breve saluto all’assemblea: “La nostra è l’assemblea degli eletti, la più importante; un ricambio politico e generazionale, uscendo da strategie e appartenenze, andando fuori da ogni egoismo e nell’interesse dell’intera comunità di cittadini. A noi spetta il compito di ricucire il rapporto tra cittadini e istituzioni. Alle opposizioni toccherà il compito di vegliare con lealtà e intransigenza sull’operato dell’amministrazione comunale”.
Per Igor Gelarda (M5s):”È la prima volta che il Movimento 5 stelle entra a Palazzo delle Aquile. Tutto quello che è un segno di discontinuità sarà portato avanti da noi con interesse. Sulla presidenza voteremo scheda bianca”.
Per Ferrandelli: “Abbiamo vissuto uno spoglio quasi sudamericano a quasi due mesi di distanza dal voto. Faremo un’opposizione seria, indefessa e costruttiva”.
Marianna Caronia, per dichiarazione di voto ha invece dichiarato: “In politica i numeri hanno la priorità. Appellandomi ai numeri che rappresentano un criterio fondamentale, io voterò Scarpinato come il più votato, alla presidenza”.
Sabrina Figuccia invece aveva fatto una dichiarazione di voto a favore di Giulio Cusumano, mentre Giusto Catania, Sinistra Comune ha trovato il modo di ribadire:“Non possiamo mandare in frantumi la maggioranza al primo voto, e per questo ci atteniamo all’indicazione di Orlando come presidente, nonostante avevamo espresso la designazione di Barbara Evola”.
Compatto il Pd nella dichiarazione di voto fatta da Dario Chinnici.
Anche Giulio Cusumano (Palermo 2022) ha dichiarato la propria contrarietà sul nome di Totò Orlando, così come Fabrizio Ferrara (Movimento 139) ha lasciato l’aula al momento del voto insieme a Mimmo Russo dopo aver dichiarato di essere contrario alla candidatura di Orlando. Russo aveva inoltre chiesto che venisse scritto il nome del candidato con accanto una X per evitare la riconoscibilità del voto espresso nella fase successiva alla votazione per la presidenza.