Fine settimana amaro per la pallanuoto siciliana. Unica piccola nota positiva è da attribuire alla Nuoto Catania, mentre restano pervase dalla delusione Telimar e Ortigia.
Gli etnei riaccendono le speranze di una difficile salvezza, pareggiando 14-14 contro la Roma Vis Nova, quinta forza del campionato e vera rivelazione di questa stagione. Per gli uomini di Dato buona prestazione, ma con il brivido finale. Dopo aver condotto il match in vantaggio, i rossazzurri si lasciano scavalcare negli ultimi otto minuti. A decidere la sfida è la rete di Russo, grande protagonista di giornata con cinque reti.
Nulla da fare invece per il Telimar, che intraprende un ottimo testa a testa con la De Akker per circa tre tempi e chiudendo il parziale 10-11. Poi il crollo nell’ultima frazione, con il parziale di 5-1. Per il club dell’Addaura pesano l’assenza per infortunio di Lo Dico, il rosso rimediato da Muscat e una panchina fin troppo corta. Punti che sarebbero stati fondamentali visti i prossimi incontri proibitivi contro Savona e Recco.
Seconda sconfitta in una settimana per l’Ortigia, che dopo l’eliminazione dagli ottavi di Euro cup, per mano del Sabadell, è costretta a piegarsi 17-7 alla capolista Brescia. I biancoverdi, apparsi stanchi, pagano fin da subito le fatiche europee, sotto in appena due minuti 3-0, per chiudere poi il primo tempo 7-2. L’attenzione adesso sarà rivolta alle altre due partite contro Bologna e Quinto, decisamente alla portata dei siracusani.
NUOTO CATANIA-ROMA VIS NOVA
Nel primo tempo la Nuoto Catania parte con il piede giusto e si porta subito sul 3-1 grazie alle reti di Riolo, Russo e Catania. La Roma reagisce trovando il pari ma a pochi secondi dalla fine Ferlito è rapido a mettere in porta il gol del 4-3 dopo una prima risposta dell’estremo difensore romano Correggia.
Nel secondo tempo dopo il gol iniziale di Biocanin dal palo, la Roma torna in parità ma i rossazzurri non mollano la presa grazie alle marcature di G. Torrisi, Gulisano e Russo portandosi sul 8-5. I romani si riordinano e mettono a referto due gol che valgono l’8-7 al cambio campo.
Nella terza frazione la storia non cambia: i rossazzurri si portano sul 10-8 grazie ai gol in superiorità di Vukicevic e Catania. La Roma accorcia le distanze ad ogni gol anche grazie alle reti di Russo ed ancora Vukicevic mantenedosi sempre sul -1.
La quarta frazione di gioco si apre con il gol di Russo del 13-11 che illude la piscina Scuderi: i romani tornano prepotentemente sul match siglando un break di 0-3 e portandosi in vantaggio ad 90 secondi dalla fine. E’ Eugenio Russo a risolvere la partita in superiorità numerica siglando il definitivo 14-14
DE AKKER BOLOGNA-TELIMAR
Sblocca il risultato il Telimar con Bajic. Risponde subito la De Akker in doppia superiorità numerica con Bragantini su assist di Gallo. Forzano la conclusione i palermitani, ne approfittano i padroni di casa che sulla ripartenza si portano in vantaggio con Condemi su uomo in più. Reagisce il Club dell’Addaura con una finta di Giliberti che libera Marini per il 2-2. Ribatte Lucci su rigore. Riporta equilibrio in partita Alfonso, ben servito al centro da Muscat. Sorpasso degli uomini guidati da Quartuccio, che con Giliberti in extra player e Boggiano in controfuga 2vs1 si portano sul +2.
Accorcia Luongo su doppio uomo in più in avvio del secondo periodo. Ribattono Giliberti a uomini pari e Muscat in superiorità per il 4-7. Break di 3 a 0 per i rossoblù: Gallo per Luongo in extra player e Condemi in controfuga, per il primo gol a uomini pari della De Akker, che con la rete di Luongo agguanta il pareggio a 2’07 dall’intervallo lungo.
Il poker personale di Luongo e la prima rete di Gallo, entrambi in controfuga, portano sul doppio vantaggio la De Akker in avvio della seconda metà del match. Marini in più interrompe il buon momento degli emiliani, accorciando sul 9-8. Il Telimar ristabilisce equilibrio in partita con il tiro dai cinque metri trasformato da Giliberti e poi completa il controsorpasso con Marini dopo un bel fraseggio in superiorità, sfruttando bene le indicazioni del time out di Quartuccio. Il club dell’Addaura prova di nuovo a scappare con Pettonati, abile poco dopo a concludere a rete in extra player. La partita è più viva che mai. Bragantini porta in doppia cifra i padroni di casa con una rapida conclusione, che prende tutti in controtempo.
Squadre stanche, che si allungano e forzano le conclusioni. Mentre il Telimar ha una panchina più corta, vista anche l’assenza di Lo Dico per un leggero infortunio, i padroni di casa con Bragantini agguantano un pareggio pesantissimo, poi Abramson ruba palla e tutto solo va a concludere per il 12-11. La Deakker si porta sul +3 con doppietta in sequenza di Gallo, con la seconda rete in extra player quando mancano 3’ al termine del match. A spegnere definitivamente le speranze degli ospiti ci pensa Luongo con una bella palomba in controfuga per il 15-11. Giliberti in più può solo fissare il risultato sul 15-12.
BRESCIA-ORTIGIA
Partenza shock per i biancoverdi che, dopo appena due minuti, sono già sotto 3-0. Piccardo chiama subito time-out per svegliare i suoi e aggiustare qualcosa, ma la musica non cambia: l’Ortigia è lenta e molle e non riesce a concludere in porta, mentre il Brescia è aggressivo e allunga con facilità fino al 6-0. Carnesecchi rompe il digiuno dopo sei minuti e mezzo, quindi Ferrero, con il suo terzo gol personale, riporta a + 6 i suoi, prima della conclusione di Inaba, che accorcia nuovamente. La partita, tuttavia, è ormai indirizzata, con i biancoverdi che continuano a essere fallosi e imprecisi in attacco, mentre in difesa provano a contenere la forza dei padroni di casa, che però continuano ad allargare il divario. L’orgoglio dell’Ortigia è tutto nelle rabbiose ed efficaci conclusioni di Di Luciano e Cassia (a uomo in più) e nel rigore parato da Ruggiero a Faraglia, che limitano per quanto possibile i danni.
A metà gara, la squadra di Bovo conduce 11-4. Il match non ha più nulla da raccontare: nelle ultime due frazioni il ritmo inevitabilmente cala e il pallino del gioco resta in mano ai lombardi, che ampliano il punteggio fino al 17-7 finale. Un brutto pomeriggio per i biancoverdi, che ora dovranno dimenticare questa prestazione sottotono e ritrovare fiducia, perché contro Bologna, mercoledì, non è ammesso fallire. La posta in palio è troppo alta.