L’Ente Parco delle Madonie può dare inizio alla “fase 2” del piano per combattere il sovraffollamento di suidi e daini. Via libera da parte dell’assessorato della Salute della Regione Siciliana.
È in fase di definizione l’avviso pubblico attraverso il quale l’Ente Parco regolamenterà l’invio delle manifestazioni di interesse. Da qui verrà creata una “long list” per la cessione dei capi abbattuti dopo i controlli selettivi per il contenimento del numero di suidi e daini in area di Parco.
“L’avvio di questa fase – spiega il commissario dell’Ente Parco delle Madonie Salvatore Caltagirone – consentirà agli operatori economici interessati – centri di lavorazione della selvaggina, ristoranti, agriturismi, macellerie – di procedere all’acquisizione di carcasse di cinghiali, suidi e daini, contribuendo così in modo ottimale allo smaltimento delle carcasse derivanti dai piani di controllo che, è bene ricordarlo, sono stati adottati dall’Ente Parco a salvaguardia degli ecosistemi dell’area naturale protetta, gravemente minacciato dal sovrappopolamento di questi ungulati. Un problema gravissimo che tutti i madoniti conoscono bene e che, con l’avvio di questa seconda fase, condotta con attenzione e rigore scientifico, stiamo trasformando in un modello di gestione capace di integrare l’esigenza di gestire la crescita di tali popolazioni di ungulati con la promozione di sistemi di economia locale sostenibile.”
Attraverso la pubblicazione di questo avviso, l’Ente Parco garantirà la partecipazione del maggior numero di soggetti interessati alla promozione e l’utilizzo di un prodotto locale costituito da “carni provenienti da animali allo stato selvatico” prodotto in modo sostenibile, etico e tracciato.
La “long list”, i cui requisiti per accedere e le modalità di adesione verranno comunicati nel dettaglio successivamente, rimarrà sempre aperta, prevedendo eventuali sospensioni nel caso in cui il numero delle richieste dovesse risultare superiore al numero dei capi da alienare.
All’incontro tenuto ieri presso la sede dell’Assessorato alla Salute, Dipartimento Regionale per le Attività Sanitarie e Osservatorio Epidemiologico erano presenti, oltre al commissario Salvatore Caltagirone, Pietro Schembri, dirigente servizio 10 Sanità Veterinaria, Daniela Zora, dirigente servizio 7 Sicurezza alimentare; Ciro Pedrotti, ispettore ripartimentale delle foreste di Palermo e, in collegamento, il sindaco di Isnello Marcello Catanzaro, in rappresentanza dei sindaci madoniti, e il responsabile tecnico scientifico dei piani di gestione dei suidi, Egidio Mallia.