Dal tramonto all’alba. Un’inversione del ritmo circadiano dell’uomo e della natura. La fine che accompagna verso il nuovo principio, il nuovo inizio. Un concetto lapalissiano che viene fuori da una precisa scelta artistica. Questo racconta il carnet di eventi estivo del teatro della Nike, spazio culturale incastonato all’interno del parco archeologico Naxos-Taormina. Il palinsesto si è aperto lo scorso 20 luglio con l’esibizione dell’orchestra “Alkantara Mediorkestra”, formata da artisti provenienti da diversi paesi, e si chiuderà all’alba del prossimo 4 settembre con l’esibizione dell’attore Alessandro Preziosi. Un momento che segnerà la conclusione dell’anno zero, in vista della prossima stagione teatrale.
Micali: “Abbiamo avviato un nuovo percorso”
A raccontare ai microfoni de ilSicilia.it questo percorso di rinascita e potenziamento del teatro della Nike è il direttore del parco archeologico Naxos-Taormina, Orazio Micali. “Abbiamo voluto investire non solo con la riqualificazione messa in atto, ma tramite l’avvio di un programma che, non appena conclusa questa stagione, ricomincerà per riconsegnare quest’area in maniera più ampia alla comunità“. Due gli interventi condotti: alcuni di prospettiva, come l’acquisto di attrezzature necessarie alla rifunzionalizzazione dello spazio culturale; altri sul presente, al fine di consentire lo svolgimento degli eventi in questa estate del 2025.
Il palinsesto multi-modale
Un carnet di eventi multi-modale e multi-disciplinare. Le varie sfaccettature dell’arte che uniscono in un filo rosso drammaturgia moderna, recitazione e suoni. “E’ un incrocio fra linguaggi: musica, danza, la parola rappresentata e cantata – evidenzia il direttore del parco Naxos-Taormina -. I fili conduttori, gli indirizzi che Simona Celi ha assunto in questo anno zero del teatro della Nike e che ha coordinato in maniera eccellente. Abbiamo iniziato con una serie di musicisti provenienti da tutto il mondo. Un percorso che si concluderà all’alba con l’esibizione di Alessandro Preziosi. Quel punto di arrivo in realtà è punto di partenza. Da lì avvieremo i lavori per un nuovo programma teatrale a cui ci prepareremo con grande anticipo. Fatto che darà agli stakeholders la possibilità di offrire un palinsesto più ampio“.
Tra presente e futuro: dalla drammaturgia moderna al “cunto” siciliano
Fra i momenti chiave del programma c’è sicuramente la due giorni di spettacoli di Giovanni Calcagno. Un’artista definito dalla direttrice artistica Sabrina Celi “un’istituzione culturale da difendere”. Ciò per la sua capacità di portare avanti l’arte del “cunto” siciliano. Espressione derivata dal termine nostrano “cuntare”, ovvero raccontare. Uno storytelling che non è solo spiegazione, ma momento enfatico di una capacità di contestualizzazione ed immaginazione tipica dei nostri avi. “E’ un’artista straordinario – dichiara Orazio Micali -. Lo dice la sua carriera teatrale e cinematrografia. Ha un alto apprezzamento non solo come interprete, ma come parte attiva del trasporto della consuetudine e della storia popolare nostrana ad un livello importante dal punto di vista artistico ed emozionale. L’arte del “cunto” e della narrazione sono elementi centrali nella sua attività“.
La cultura come volano economico
Già, i portatori di interessi. Dagli operatori culturali agli stakeholders. La cultura che rende liberi e diventa al contempo volano economico per tutta l’area dello Ionio associata ai comuni di Giardini Naxos, Taormina e non solo. “Credo che oggi aprire spazi teatrali sia importante perchè consente di portare all’interno di un ambiente scenico la narrazione della vita. Dà la possibilità ad artisti, registi, impresari e scrittori di avere spazi che ospitino i loro spettacoli. Inoltre consente la relazione, il contatto diretto fra l’artista e il pubblico. L’arte al centro dei luoghi dedicati al turismo. Non ci sono solo le bellezze naturalistiche. Centrare il luogo intorno ad un fulcro artistico è importante e permette di aggiungere la riflessione, il valore dell’arte, mantenendola al centro e rendendola disponibile a tutti“.