Un webinar per parlare della promozione della parità di genere nel management sportivo italiano e, in particolare, della valorizzazione delle figure femminili nell’atletica leggera. Questo è il contenuto della serie di incontri ideati da European Athletics ed organizzati a livello nazionale dalla FIDAL (Federazione Italiana Atletica Leggera).
Il progetto, che ha vissuto un importante momento con il seminario svolto a Belgrado ed intitolato “Moderazione della Leadership Femminile”, si basa sul corso WIWA (acronimo che sta per Women in World Athletics), ovvero un percorso quinquennale per formare e promuovere le figure femminili nello sport e in particolare nel management sportivo. Un percorso che ha coinvolto tredici nazioni, con altrettante moderatrici a fare da collegamento. In Italia a portare avanti il progetto è stata Chiara Franzetti, che ha così descritto il progetto.
“E’ un’opportunità unica per far collaborare donne che già ricoprono ruoli chiave in atletica leggera e ragazze che potenzialmente possono esserne leader negli anni a venire. Il nostro è un team omogeneo sotto vari punti di vista: dalle esperienze individuali, alla provenienza geografica, passando per l’età: la combinazione ideale per imparare e collaborare, stimolarci e sostenerci reciprocamente per accrescere la consapevolezza di sè e di quello che possiamo fare per il nostro sport. Con l’aiuto e il supporto di Europen Athletics e delle varie Federazioni nazionali stiamo costruendo un network di portata internazionale per rafforzare e sviluppare il coinvolgimento femminile in atletica.”
A rappresentare la Sicilia e a parlarci del progetto è Miriam Gulotta, giudice della FIDAL e membro del consiglio giovanile esteso Young Leaders.
L’ESPERIENZA DI MIRIAM GULOTTA
“Sono ovviamente contenta di questo progetto in quanto è veramente stimolante. Tra l’altro mi sta accrescendo sia dal punto di vista professionale ma anche e soprattutto umano. Questo a partire già delle mie compagne di corso, in quanto siamo donne diverse con ruoli differenti a livello occupazionale. Giudici, fotografe, manager, allenatrici, ecc. Un mix che ci stimola a livello professionale, già a partire dalla nostra moderatrice (Chiara Franzetti n.d.r.)“.
“Sono contenta che si stia smuovendo qualcosa sia a livello nazionale che internazionale sotto il punto di vista del management sportivo. Attraverso questa esperienza ho avuto l’onore di conoscere tra l’altro persone stimolanti. Lo scorso mese ha presenziato Anna Riccardi, un riferimento particolare per il suo trascorso professionale. Questo giovedì sarà dei nostri Julia Lee, la quale ha rivestito un ruolo da giudice-arbitro di rugby“.
“D’altra parte mi rattristo, come giudice e come addetta ai lavori, del fatto che nel 2020 si debba sentire l’esigenza di organizzare questa iniziativa per invocare la parità di genere. Siamo molto lontani dal resto d’europa e lascia molto pensare la situazione del management sportivo italiano, anzi disillude molto. In questo webinar è stato evidenziato che i ruoli di vertice o comunque ruoli dirigenziali di un determinato livello ricoperti da donne sono pressoché inesistenti. Questa cosa un po’ ti butta giù e c’è ancora molta molta strada da fare“.
“La speranza è che, attraverso questa iniziativa ed altre nel futuro, si riescano a smuovere le coscienze sulla valorizzazzione delle donne nel mondo dello sport“.