Anche se non li nominano direttamente, la responsabilità della prossima sconfitta del PD (molto probabile, visti tutti i sondaggi) è da attribuire al candidato premier Matteo Renzi e al suo delfino in Sicilia, Davide Faraone.
Lo sostengono i Partigiani Dem, nella kermesse di oggi a Palermo: “I Partigiani del PD non sono un’area né una corrente, sono un sentimento. In queste settimane ci hanno detto di tutto, ci hanno chiesto ‘chi c’è dietro di noi’: la risposta è che dietro di noi c’è il PD, la voglia di credere ancora nei valori originari di questo partito. Ci sono le nostre facce, quelle dei tanti militanti, segretari di Circolo, dirigenti di partito ed amministratori locali che al modello della ‘fedeltà al capo’ preferiscono il modello delle idee e dei territori”. Lo ha detto Antonio Rubino, leader dei Partigiani Dem, aprendo la kermesse organizzata al Teatro Santa Cecilia, sotto il simbolo “Rigenerazione PD”.
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Alla manifestazione erano presenti Peppino Lupo e Giuseppe Bruno.
“Stiamo gettando le basi per una battaglia che inizierà il 5 marzo – ha aggiunto Rubino – chi ha lasciato il partito ha sbagliato, la vera ‘resistenza’ è rimanere senza piegarsi a chi pretende di dare lezioni raccontando la favola della ‘rottamazione’, mentre invece sta mettendo in piedi un trasformismo fondato su una palude”.
Nel corso della mattinata, in un Teatro Santa Cecilia affollato di partecipanti, durante gli interventi sono stati anche proiettati alcuni videomessaggi tra i quali quello di Pierfrancesco Majorino, ex assessore della giunta Pisapia a Milano e di Federico Ariezzo, capogruppo PD al Comune di Napoli.
“Il PD va ricostruito, rigenerato, non solo in Sicilia. Iniziative come questa, che riproporremo ogni anno – ha proseguito Rubino – sono un ‘tagliando’ per il nostro partito: nessuno pensi di soffocare i dissensi, che rappresentano il sale della democrazia”.
“Ci auguriamo che il PD abbia un ottimo risultato alle elezioni perché la ‘casa’ è più importante di chi la dirige – ha concluso Rubino – ma la parola spetta agli elettori e deve essere chiaro fin da ora che la responsabilità di quello che sarà il nostro risultato dovrà assumersela chi ha compiuto le forzature degli ultimi anni e chi ha fatto le liste”.