“Mpa ha fatto la propria valutazione, ha preferito rinsaldare un vecchio patto federativo ma non c’è una piena novità“. Lo afferma il governatore siciliano Renato Schifani commentando il patto siglato tra la Lega e il Movimento per l’autonomia di Raffaele Lombardo. Schifani l’ha detto a margine del suo intervento all’evento ‘Italia le radici della bellezza’ organizzato da Fratelli d’Italia a Brucoli, nel Siracusano. “E’ un ritorno a un vecchio patto federativo. Non ci trovo nulla di particolarmente nuovo, ne ho preso atto, lo abbiamo appreso stamattina. Auguri di buon lavoro, noi andremo avanti“, ha aggiunto.
“Per quanto mi riguarda, a fine agosto ho lanciato al mio partito a livello nazionale la proposta di raccogliere, sotto il simbolo di Forza Italia per le europee, tutte le forze politiche che si riconoscono nel Ppe. E’ un’idea che ha trovato ampi consensi nel partito e la condivisione intelligente di Tajani. Poi starà a lui l’attuazione di questa idea. Ma occorre lavorare e trasformare FI da partito leaderistico a partito pluralistico. I sondaggi di oggi, che ci danno in crescita, danno il senso di una guida sicura da parte di Tajani e di un partito in piena salute“, conclude.
“Non è un condono, attenzione con le parole. E’ mettere ordine su una confusione legislativa che si è creata tra il 1976 e il 1985 che ha indotto persone a potere realizzare, in buona fede, sul presupposto che la norma glielo consentisse“. Queste invece le parole del governatore siciliano parlando dell’emendamento alla riforma della legge urbanistica presentato alla Regione siciliana dal capogruppo di Fratelli d’Italia, Giorgio Assenza. E ha aggiunto: “C’è gente che in buona fede si è fidata, poi la legge regionale del 1985 ha dato un’altra interpretazione ed è giusto che questi aspetti vengano valutati dall’aula. Io lascerò libertà di scelta, lungi dall’idea di condono. Si tratta di mettere ordine su questo aspetto. Poi, l’aula sarà sovrana. Ma io mi sento di dire che si tratta di una proposta di buon senso”. E ha concuso: “Qui si tratta di avere il coraggio, lasciando la libertà di voto, e anche alle coscienze dei parlamentari, perché è giusto che il centrodesra, come ha sempre fatto, su alcuni temi – come ad esempio quelli etici – ha lasciato la libertà di coscienza”.