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Pd parte la conta in Sicilia, ma il successore di Raciti non c’è

giovedì 22 Marzo 2018
raciti

Liberi tutti.  Nel Pd in cui pare che ognuno sia pronto ad andare per conto proprio, la resa dei conti si avvicina con una data precisa. Fausto Raciti, segretario regionale pronto a dimettersi,  ha convocato per domenica la direzione del partito.

All’orizzonte le primarie per eleggere un nuovo segretario. Il congresso l’unica sede possibile per andare oltre lo sfogatoio permanente che, già dopo le Regionali, si è protratto a cavallo della campagna elettorale (poca) del partito in vista delle elezioni Politiche.

Antonello  Cracolici prova ad anticipare gli altri e torna sabato prossimo a riunirsi con amici e sostenitori.  Andare oltre la componente (che nel tempo si è sfaldata)  e ripartire con un percorso e dei protagonisti individuabili.

E poi ci sono i partigiani del Pd. Un’area vasta da portare a sintesi che è andata oltre il malumore iniziale e i malcontenti di singole circostanze, fino a racchiudere un gruppo di dissidenti sempre crescenti, che magari non puntano a diventare una corrente, ma saranno un pungolo per tutti.

Quello che si attende  è l’attacco alla struttura renziana di Sicilia in cui Faraone è stato individuato come il principale responsabile dei flop elettorali.

Scontenti e  disillusi si daranno appuntamento per concentrare in un unico campo le energie?

È presto per dirlo, ma quel che è  certo che  non staranno a guradare Lumia, Crocetta e quanti non hanno fatto mistero di volere cambiare pagina nel cristalizzato e al momento perdente schema del Pd.

Ci sarà dunque una proposta a sorpresa, un Aventino di opposizione dura all’area renziana in Sicilia?  Quali mosse farà AreaDem con Franceschini  che a Roma sta agitando le acque e Lupo e Barbagallo in Sicilia pronti a raccogliere la sfida?

Luca Sammartino non fa mistero di volere raccogliere la sfida e andare oltre con l’ambizioso progetto di affermarsi come punto di riferimento. Il punto di partenza sembra quello dell’ennesimo duello a base di numeri, più che del confronto.

Ma se l’universo Dem contrapposto non articola mosse a sufficienza, sarà complicato che gli elettori percepiscono qualcosa che vada oltre la soglia del rumore e della confusione. Sono scadute sie le cambiali di fiducia in bianco, sia i giorni delle fede incondizionata.

 

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