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Percorso arabo-normanno: ecco i nuovi siti candidati alla “World Heritage List Unesco”

giovedì 5 Luglio 2018
percorso arabo normanno

Il terzo anniversario del riconoscimento Unesco del percorso arabo – normanno, celebrato con una cerimonia a Palazzo Reale, è stato l’occasione per fare il punto della situazione attuale e per discutere dell’ampliamento del sito seriale.

Chi bussa alla porta Unesco?

palazzo reale

Quando venne costruito il dossier di candidatura per l’iscrizione nella World Heritage List Unesco del sito seriale “Palermo arabo – normanna e la Cattedrali di Cefalù e Monreale”, in provincia di Palermo furono censiti 22 siti (escludendo i ruderi), di cui soltanto 9 con requisiti di idoneità necessari per essere dichiarati “patrimonio dell’umanità”: Palazzo Reale e Cappella Palatina; San Giovanni degli Eremiti; Santa Maria dell’ammiraglio; San Cataldo; la Cattedrale; Palazzo della Zisa; Ponte dell’Ammiraglio; Cattedrale e chiostro di Cefalù; Cattedrale e chiostro di Monreale.

Gli altri 13, pur possedendo caratteristiche arabo-normanne, non furono giudicati idonei, ognuno con motivazioni diverse legate all’integrità, autenticità, conservazione e fruizione.

Questi sono stati divisi nei due macrogruppi A e B: i primi hanno bisogno di interventi di restauro sia sul sito che sull’ambiente circostante, ma possono aspirare ad entrare nella World Heritage List, una volta resi disponibili e aperti al pubblico; i secondi hanno essenzialmente perso la loro autenticità, quindi sono da salvaguardare ma non possono essere inseriti nel sito seriale.

Castello a mare

Tirando le somme sono cinque i monumenti che “bussano” alla porta dell’Unesco, in primis il Castello a Mare, che versa nelle condizioni migliori, anche perché ricade nell’area del Porto, interessata ad un importante intervento di recupero.

Castello a Mare è seguito dal Palazzo di Maredolce, splendido esempio di architettura arabo normanna, ma in condizioni precarie, anche se anche in questo caso si sta provvedendo al suo recupero, compresa l’area circostante.

E ancora, la chiesa di Santa Maria Maddalena, a pochi passi da Porta Nuova, ma sita all’interno della caserma del Comando Legione Carabinieri; stessa condizione per la Cuba, cuore dell’antico parco di caccia dei re normanni, il “Genoardo” che vive, ed è visitabile, all’interno di una caserma. Infine, la chiesa della Magione.

uscibene

Tra i monumenti in maniera diversa legati alla Palermo arabo normanna, con caratteristiche e tracce valide ma che nel corso dei secoli hanno subito una perdita di originalità, che vanno comunque salvaguardati e tutelati, sono la Cuba Soprana (all’interno di Villa Napoli) e la Piccola Cuba;  la cappella di S. Maria L’incoronata; San Giovanni dei Lebbrosi; la chiesa di Santo Spirito (chiesa dei Vespri); la quasi monacale chiesa di Santa Cristina La Vetere; il castello dell’Uscibene; il reticolo dei Qanat; i bagni di Cefalà Diana.

Durante l’incontro, infine, è stato annunciato che è stato già avviato il percorso per proporre anche l’inserimento dell’isola di Mozia tra il “patrimonio dell’umanità“.

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