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Tra sovversione, archivistica e critica sociale, Petr Davydtchenko, artista russo di fama internazionale, ha presentato ieri a Palermo “Perftoran”.
Una denuncia politica mirata a scuotere le nostre coscienze da un imprudente stato di torpore nell’era del Covid-19, dove la salute della popolazione mondiale è nelle mani delle multinazionali guidate dal profitto.
PERFTORAN
La video installazione, curata da Adalberto Abbate all’interno di Spazio Rivoluzione, porta infatti il nome del sangue artificiale brevettato alla fine degli anni ’70 da uno scienziato sovietico deceduto in circostanze misteriose. Sangue commercializzato in Russia a prezzi ingiustificatamente inaccessibili.
Lontano dagli ideali della cultura capitalistica e globalizzata, Davydtchenko propone un suo personale antidoto al virus che ha condizionato le nostre vite, affermando che il vaccino BAT funziona e che verrà prodotto in edizione limitata.
“Ho creato un BAT vaccino dal BAT virus” – dichiara l’artista, il quale crede tanto nella sua cura da inviarlo addirittura al premier Conte perché: “voglio proporre la mia collaborazione al governo italiano, perché ho visto come il paese sia stato duramente colpito dal virus. Quello che propongo è un vaccino che sia conveniente per tutti ed aiuti le persone”.
Perftoran diventa così simbolo malato di un’epidemia difficile da domare e di un’abietta speculazione politica e finanziaria guidata dagli spietati interessi commerciali dalle grandi case farmaceutiche attorno al nuovo vaccino per la SARS-CoV 2.
IL CURATORE
“Spazio Rivoluzione cerca di riportare l’attenzione sul problema dei vaccini, sulla produzione e distribuzione, ma soprattuto chiede più chiarezza allo Stato Italiano”, dichiara Adalberto Abbate.
“L’artista vuole sensibilizzare l’opinione pubblica spingendola a cercare, scavare e capire bene quali sono le trattative con le lobby farmaceutiche che, in questo momento, possono controllare sia il prezzo del vaccino che le reazioni e i danni collaterali che il farmaco può causare, studiando la possibilità di non pagarne i danni”, spiega il curatore.
LA SITUAZIONE
Secondo documenti ottenuti dal Corporate Europe Observatory e rivelazioni di Reuters, le aziende farmaceutiche sembrerebbero aver ottenuto dalle istituzioni europee la rinuncia a procedure di acquisto trasparenti per l’equo accesso ai farmaci per il Coronavirus.
Questo permetterebbe di istituire negoziati segreti che non consentono a un Paese di conoscere il prezzo a cui gli altri compreranno futuri trattamenti e vaccini.
Finora la Commissione Europea ha firmato due contratti, uno dei quali con l’azienda AstraZeneca, titolare del vaccino sviluppato a Oxford, la quale, inoltre, non sarà responsabile, o solo in parte, dei danni causati da effetti avversi dal farmaco proprio perché in fase sperimentale.
LA MOSTRA
Perftoran sarà fruibile tutti i giovedì dalle 18:00 alle 20:00, sino al 15 novembre 2020, all’interno di Spazio Rivoluzione (piazza Rivoluzione 9 a Palermo).
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