Soltanto consentendo alle Piccole e Medie imprese di partecipare alle gare la pubblica amministrazione può ottenere risparmi nelle spese. La battaglia legale, portata avanti dal patron della Mondialpol Security S.p.A. Giuseppe Campagna, presidente dell’associazione istituti di vigilanza Confcommercio Palermo, grazie alle proprie risorse economiche e durata oltre un anno, contro la gara Consip alla fine è stata vinta.
Il rischio era quello di consegnare a pochissimi operatori l’intero mercato dei servizi di sicurezza resi alla pubblica amministrazione, sia in Sicilia che nell’intero territorio nazionale, con inevitabili e negative ricadute occupazionali ed economiche sul territorio. Ma il Consiglio di Stato (sentenza 1038/2017) ha rigettato l’appello presentato da Consip dando ragione a Mondialpol Security S.p.A. del presidente Giuseppe Campagna, difesa dagli avvocati Claudio Cataldi e Alessandra Testuzza.
Con l’azione legale intrapresa, Campagna ha voluto ribadire il concetto secondo il quale “le piccole e medie imprese costituiscono il vero motore pulsante dell’economia del nostro territorio, consentendo, quando messe nelle condizioni di partecipare alle procedure pubbliche, di portare consistenti risparmi economici al bilancio dello Stato, non solo a vantaggio della pubblica amministrazione, ma anche a vantaggio dell’intera collettività”.
Non è passato, invece, il principio affermato da Consip secondo il quale solo lotti molto grandi, ai quali possono concorrere solo i maggiori “players” del settore, garantirebbero la migliore qualità dei servizi a miglior prezzo. Il Consiglio di Stato ha affermato, infatti, che le piccole e medie imprese ricoprono un ruolo fondamentale nel nostro tessuto economico garantendo il confronto concorrenziale e, quindi, portando una migliore qualità dei servizi a prezzi inferiore.
“Mi batterò sempre – afferma Giuseppe Campagna – affinché venga riconosciuto il valore aggiunto che le piccole e medie imprese assicurano per garantire elevati livelli di benessere all’interno della nostra comunità, sempre nel rispetto di tutti. Ho sempre sostenuto – aggiunge Campagna – il principio affermato dalla Direttiva Comunitaria 2014/24 U.E. e richiamato dal Consiglio di Stato secondo il quale “l’aggregazione e la centralizzazione delle committenze dovrebbero essere monitorate al fine di evitare un’eccessiva concentrazione del potere d’acquisto e collusioni, nonché di preservare la trasparenza e la concorrenza e la possibilità di acceso al mercato per le PMI” .