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Nasce Legacoop Sicilia Occidentale. Intervista al presidente Filippo Parrino

mercoledì 29 Marzo 2017
Filippo Parrino

Ieri è stata presentata Legacoop Sicilia Occidentale, l’organizzazione voluta dal presidente regionale di Legacoop, Pietro Piro, per coordinare le attività nelle province di Agrigento, Palermo e Trapani. La presidenza del nuovo organismo, che rappresenta 567 coop, è stata affidata a Filippo Parrino, presidente di Legacoop Palermo, mentre i presidenti di Agrigento, Totò Argento, e Trapani, Enzo Ingaldi, ricopriranno il ruolo di vicepresidenti.
Per capire meglio quale sarà la sua mission abbiamo intervistato Filippo Parrino.

Da dove nasce l’esigenza di dare vita ad una Legacoop della Sicilia Occidentale?

Non è un’esigenza, ma un progetto voluto dal presidente regionale, Pietro Piro, che al congresso ha posto il tema della riorganizzazione di Legacoop su grandi aree, per mettere in rete le risorse e le competenze dei singoli territori. L’obiettivo è quello di fare squadra, d’altronde non potrebbe essere altrimenti visto che ci occupiamo di cooperazione. Legacoop ha molto puntato sulla riorganizzazione per stare al passo con i tempi e interpretare le istanze di modernità che provengono dal tessuto produttivo. I rappresentanti dei territori sono parte integrante della dirigenza di Legacoop Sicilia Occidentale. Continueremo sempre ad occuparci delle nostre province ma secondo una visione d’insieme, in modo da condividere analisi, strategie e responsabilità.

Qual è la situazione attuale delle cooperative presenti in questa parte della Sicilia.

Come in tutte le altre parti d’Italia le coop della Sicilia occidentale stanno vivendo le difficoltà della crisi economica. Le cooperative, tuttavia, sono quelle che hanno retto meglio l’impatto e che hanno licenziato di meno. Sono 567 le cooperative che operano in questa parte dell’Isola: da quelle impegnate nella produzione di vino, olio, pasta alle coop che lavorano nei settori delle costruzioni e sociale. Si tratta di un tessuto produttivo molto vivo e variegato, dove le possibilità di crescita sono notevoli.

Ovviamente vigileremo affinché tutte le realtà aderenti rispettino i nostri principi. Un controllo particolare sarà effettuato per evitare che ci siano delle coop spurie, ovvero che utilizzano la forma cooperativa per nascondere altre tipologie di impresa. Infine, un’attenzione particolare la rivolgiamo a tutte quelle realtà che gestiscono ed erogano servizi per conto delle istituzioni e che attendono da mesi, se non da anni, dalle istituzioni stesse i pagamenti. Mi riferisco, ad esempio, alle coop sociali che gestiscono comunità per minori, soggetti a rischio, per anziani ecc. Una realtà in forte difficoltà che con grandi sacrifici e spirito di responsabilità continua a fare la propria parte.

Quali sono le iniziative che avete intenzione di promuovere nel breve, medio e lungo periodo?

Abbiamo in cantiere la promozione della cooperazione giovanile. Molti dei nostri cooperatori incontrano giornalmente gli studenti delle scuole siciliane. Lavoriamo a fianco dei docenti nei percorsi dell’alternanza scuola-lavoro. Un’esperienza bellissima che ci permette di sostenere i giovani che hanno idee d’impresa. Un tessuto più vivo di quello che si può pensare. All’istituto Cassarà di Palermo stiamo accompagnando la nascita di 8 coop promosse dagli studenti. Oggi mi trovo a Marsala per un primo incontro con gli alunni del liceo linguistico Pascasino.
Un altro obiettivo è quello di favorire il ricambio generazionale dei dirigenti della nostra organizzazione. Ci sono molti giovani cooperatori capaci che vanno inseriti nei quadri dirigenti della Legacoop. In questo modo pensiamo di offrire maggiore rappresentanza.

Ultimo, ma non ultimo, è l’importante progetto workers buyout, ovvero l’acquisto di una società in sofferenza da parte dei dipendenti. Un modo intelligente per salvare le imprese e i posti di lavoro, proprio grazie alla cooperazione. L’esperienza è già stata fatta con la Cogest di Marsala, che gestisce diversi punti vendita Crai e, sempre nell’ambito della grande distribuzione, con la cooperativa Progetto Olimpo di Palermo, che ha preso in affitto il Centro Olimpo.

Fermo restando che Legacoop Sicilia Occidentale ha il compito di sostenere tutte le realtà cooperative, qual è il settore in cui la cooperazione ha più opportunità di crescita?

Sicuramente due settori a cui dare massima attenzione, non solo nella Sicilia occidentale ma in tutta la regione, sono l’agricoltura e il turismo. Due comparti che da qui ai prossimi 10 anni possono assicurare 800 mila nuovi posti di lavoro. Dalla collaborazione tra le cooperative sociali e quelle agricole, inoltre, possono nascere progetti innovativi per l’inclusione dei soggetti svantaggiati.

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