È corsa contro il tempo per riuscire a spendere tutti i soldi che l’Unione europea ha messo a disposizione dell’Italia per il Piano nazionale di ripresa e resilienza. Per farlo e, soprattutto, farlo bene, però, è necessario che ci sia qualcuno che sappia come fare. Qualcuno che abbia la giusta formazione, la giusta conoscenza dei regolamenti comunitari.
Per questo, con Decreto del presidente del Consiglio, è stato pubblicato un elenco sulla Gazzetta ufficiale per le assunzioni di tecnici a tempo determinato fino al 2026, a favore di 760 Comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti che hanno presentato istanza di richiesta dal 2 al 31 maggio 2022.
Di questi 760 Comuni – su 896 richieste – 27 sono siciliani, per un totale di 49 dipendenti e oltre 2,1 milioni di euro di finanziamenti, rispetto ai circa 50 milioni complessivi che lo Stato finanzia per i 1026 tecnici per il Pnrr.
Di solito, si tratta di uno o due tecnici per ogni Ente. Fa eccezione il Comune di Capizzi, che ne ha al soldo ben sei. Non è, però, il Comune che spende di più per gli emolumenti: questo primato, almeno in Sicilia, spetta a San Michele di Ganzania, in provincia di Catania, che ha ottenuto un finanziamento di quasi 247 mila euro per il quinquennio 2022-2026 per tre tecnici esperti.
La maggior parte dei Comuni siciliani con meno di 5.000 abitanti a ricevere i finanziamenti è del Messinese, seguono molto staccati in queste particolare classifica il Palermitano e il Catanese. Fanalini di coda, invece, le province di Enna, Siracusa e Agrigento.
In un confronto col resto d’Italia, è la Calabria che ha il maggior numero di tecnici, 148, mentre il Piemonte è la regione con il maggior numero di Comuni che sono stati inseriti nell’elenco, 108.