“Il sequestro di 600 milioni condotto dalla Guardia di Finanza di Venezia per un utilizzo fraudolento dei fondi del Pnrr, con 23 arresti, è un campanello d’allarme inquietante che richiede efficaci ed immediate opere di contrasto”, così Giuseppe Antoci, ex Presidente del Parco dei Nebrodi ed attuale candidato alle elezioni europee con il Movimento 5 Stelle come capolista nella circoscrizione Isole.
Il riferimento è all’azione condotta dalla Guardia di Finanza congiuntamente alla Procura Europea che ha sgominato un’elaborata attività criminosa in atto in Italia ed in altri Stati europei tesa a distrarre illegittimamente le risorse del Piano Nazionale Ripresa e Resilienza.
L’azione rientra in una più ampia investigativa condotta dalla Procura Europea riguardante in gran parte (86% delle indagini) i fondi percepiti in Italia.
“Grazie a Giuseppe Conte l’Italia ha ottenuto 194 miliardi del Recovery Fund, l’importo più elevato erogato in Europa – aggiunge Antoci – ciò costituisce un’occasione fondamentale per la ripartenza del Paese, purché si mettano in campo adeguate misure tese a contrastare le ingerenze della criminalità organizzata e delle mafie che a vario titolo tentano e tenteranno, sempre di più, di approfittare di questa valanga di miliardi di euro in arrivo dall’Europa. Non si può pensare di ingrassare le mafie sottovalutando tutto questo” – conclude Antoci.