“In questi lunghi mesi di pandemia abbiamo imparato quanto sia importante il rapporto sanità/territorio sia in termini di qualità dell’assistenza che in termini economici”. Lo dice Daniele Vella, componente della Segreteria regionale del Partito Democratico siciliano.
“La distribuzione ottimale delle rete assistenziale porta una migliore qualità dell’assistenza rivolta alle persone e un risparmio economico non indifferente – prosegue -. Eppure il piano regionale relativo agli Ospedali di comunità, alle Case di comunità e alle Centrali operative territoriali, da candidare sul Pnrr, proposto da Musumeci e Razza non è comprensibile da un punto di vista sanitario e territoriale. La dislocazione delle strutture segue un criterio difficilmente individuabile, non in linea con i modelli e gli standard definiti per lo sviluppo dell’assistenza sul territorio. A pensare male si potrebbe dire che o si e arrivati palesemente in ritardo sulla programmazione o non si è voluto di proposito concertare con il territorio, seguendo alla fine un criterio opportunistico per non dire politico.
Le associazioni di categoria, i sindacati, i Sindaci non sono stati pienamente coinvolti. Distretti sanitari importanti, come quello di Bagheria o di Carini, tanto per fare un esempio, non vengono dotati, nella previsione, di un Ospedale di comunità, nonostante servano comprensori popolosi e privi di strutture sanitarie. Le Centrali operative territoriali che dovrebbero essere previste ogni 100 mila abitanti o comunque a valenza distrettuale sono dislocate tutte a Palermo Città e potrei continuare”.
“Nonostante il poco tempo rimasto spero che il piano possa essere rivisto e corretto altrimenti significherà che sui bisogni di assistenza sanitaria dei cittadini sono prevalsi, probabilmente, i bisogni e l’impreparazione di una certa politica”, conclude.