Vigilanza in occasione di eventi pubblici su richiesta delle prefetture e delle questure, presso il Muos di Niscemi e alcuni uffici regionali. Sono queste alcune delle mansioni di pubblica sicurezza svolte dagli uomini del Corpo forestale della Regione Siciliana alle quali in passato si era aggiunta anche la vigilanza all’ex presidente Rosario Crocetta quando si trovava nella sua dimora di Tusa, in provincia di Messina. Attività svolta anche grazie ad un fondo per gli straordinari di 70.000 euro, assegnato grazie ad un accordo sottoscritto con l’Aran, che oggi però rischiano di non essere sufficienti.
Per questo il Sadirs, il sindacato autonomo dei dipendenti regionali, chiede un incontro urgente al dirigente generale del Comando, Filippo Principato, e agli uffici preposti spiegando che le somme dovranno essere definite e aggiunte insieme essendo oggetto di contrattazione. Il dirigente, in una nota, aveva comunicato che le prestazioni rese dal Corpo forestale sono “sospese o comunque limitate allo stretto necessario” e in ogni caso ha demandato i pagamenti agli ispettorati provinciali.
“Il Sadirs – spiega Carmelo Raineri – ha sempre contestato l’iniziativa unilaterale del dipartimento sulle modalità di erogazione delle somme, essendo lo straordinario oggetto di contrattazione. È in sede di contrattazione che si deve stabilire l’eventuale sforamento dei 70 mila euro così come qualsiasi decisione sul prelievo a monte. Tutte le attività svolte dal Corpo forestale che non si possono demandare come pagamenti ai singoli ispettorati provinciali. Se per alcune attività della sede del Comando – prosegue Raineri – il dirigente generale chiede alle organizzazioni sindacali di andare in deroga al contratto e di prelevare a monte le somme, di contro per tutte quelle attività di carattere regionale o di rappresentanza non può, e soprattutto in maniera unilaterale, decidere che queste sono a carico dei singoli ispettorati. Il Sadirs si schiera a tutela di tutti i lavoratori”.