Sergio Mattarella ha preso la sua decisione: “”Nel corso delle consultazione mi è stato comunicato da alcuni partiti che sono state avviate alcune iniziative e mi è stata avanzata la richiesta di tempo per avanzare un confronto. Svolgerò quindi nuove consultazioni – conclude il presidente della Repubblica – nella giornata di martedì, per trarre le mie conclusione ed assumere le decisioni necessarie“.
Si sono quindi concluse le consultazioni aperte a seguito della crisi di governo. Dopo giorni di battaglia schermistica fra i vari partiti coinvolti, si è giunti finalmente alla conclusione. L’incertezza ha regnato sovrana in questi due giorni, con i partiti costretti a mediare non solo le pubbliche relazioni esterne ma anche e soprattutto con le proprie correnti interne.
Nel pomeriggio, il leader della Lega Matteo Salvini, ribadendo la propria volontà ad andare alle urne, aveva gettato le basi per una riapertura nei confronti del Movimento 5 Stelle. Poco dopo, Luigi Di Maio, leader del Movimento 5 Stelle, ha espresso i dieci punti programmatici dei pentastellati per continuare la legislatura, ponendo apparentemente un elemento di discontinuità rispetto ai cinque pilastri espressi nella proposta di Zingaretti e del Partito Democratico.
Alla fine delle consultazioni, il portavoce del presidente della Repubblica, Giovanni Grasso, ha annunciato che il capo dello Stato si sarebbe preso un paio d’ore per riflettere e poi parlare alla stampa. Il tempo è trascorso nell’incertezza, con voci di palazzo che si sono susseguite dalle varie sedi istituzionali.
Intorno alle 20:00 arriva la decisione di Mattarella: nuovo giro di consultazioni, in modo da dare tempo ai partiti di chiarire le proprie divergenze.