“Ci scusiamo con i nostalgici del dibattito sul Ponte, ma ci pare ancora presto per cantare l’Alleluia. Il decreto con cui ieri il Consiglio dei Ministri ha riesumato la Società Stretto di Messina rappresenta, infatti, il quarto tentativo in trent’anni dei governi di centrodestra e nulla lascia presumere che sia quello decisivo. Speriamo che lo sia, ma come ogni vero messinese non possiamo che essere scettici.”
Lo affermano, in una dichiarazione congiunta, il deputato Francesco Gallo e la senatrice Dafne Musolino, entrambi eletti nei collegi uninominali di Messina alla Camera dei Deputati e al Senato della Repubblica nella lista “SUD chiama NORD”.
“Nel merito degli annunci del governo – proseguono i due parlamentari – poniamo subito due temi su cui urgono risposte. Il primo riguarda il ruolo della città di Messina e del suo Sindaco in questa vicenda, in quanto riteniamo imprescindibile il suo diretto coinvolgimento che non può certamente essere limitato a sporadiche visite presso il Ministero.”
“L’altro – proseguono Gallo e Musolino– attiene a quelle che una volta vennero definite le opere compensative per ripagare, sia pure parzialmente, la città di Messina dei disagi che dovrà subire per la realizzazione dell’opera.”
“Come già dichiarato in un recente incontro al MIT con il viceministro Edoardo Rixi- concludono i due parlamentari – SUD chiama NORD è favorevole al Ponte sullo Stretto, ma a condizione che favorisca la crescita della città, senza bloccarne lo sviluppo a tempo indeterminato in attesa di lavori di cui nessuno conosce ancora la data di avvio.”