“Il Ponte sullo Stretto costerà 11-12 miliardi, meno della metà di quello che è costato il reddito di cittadinanza. Solo che il reddito si esaurisce subito, il Ponte sarà l’opera più importante dell’inizio del secolo ventunesimo, un biglietto da visita straordinario di questo governo e dell’Italia”. Lo dice il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, in un’intervista al Giornale.
Mancano le risorse? “No, sono fesserie che scrivono i giornali”, aggiunge Salvini.
“Come governo ci stiamo impegnando per la realizzazione delle opere che mancano in questo Paese. E’ facile dire adesso al governo italiano, che è in piedi da dieci mesi, che è lento nel realizzare le infrastrutture, vorrei ricordare che oggi noi scontiamo il veto-vetero ambientalista delle forze di sinistra che per anni con il loro immobilismo hanno detto no. Loro hanno detto no a qualsiasi prospettiva di sviluppo”. Lo ha detto Tullio Ferrante, sottosegretario alle Infrastrutture e deputato FI, in un suo intervento dal palco della kermesse dei giovani di Forza Italia in corso a Gaeta.
“In questo contesto, entro luglio 2024 metteremo la prima pietra del ponte sullo Stretto di Messina, che voglio ricordare a qualche smemorato che è una battaglia identitaria di Forza Italia – ha aggiunto Ferrante – Silvio Berlusconi lo ha inserito tra le opere strategiche nel 2001, è una nostra battaglia e la porteremo a termine. Sarà il ponte più lungo d’Europa ed è un progetto del 2011, targato Silvio Berlusconi, ed è l’occasione per valorizzare l’ingegneria italiana”. “Io non posso pensare che c’è qualcuno che dice che è un ponte che unisce due cosche, il ponte è esempio di modernità, progresso ed esportazione del Made in Italy nel mondo”, ha concluso.