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Lo aveva annunciato qualche giorno fa e lo ha fatto, ma Sabrina Figuccia, consigliere comunale di Palermo dell’Udc, ha trovato i cancelli chiusi a Bellolampo, quindi, non ha potuto eseguire la sua visita ispettiva: “L’amministratore unico di Rap, Giuseppe Norata lo aveva già annunciato, ma al di là delle presunte ragioni di carattere tecnico, viene da chiedersi il perché di un simile diniego di fronte ad un palese diritto, nonché preciso dovere di un consigliere comunale nell’esercizio delle proprie funzioni” afferma Sabrina Figuccia.
“Forse qualcuno tenta un po’ maldestramente di nascondere gli scheletri dietro il cancello di Bellolampo“, conclude la Figuccia.
Ma a farne maggiormente le spese sono i residenti “A giugno del 2018 giungeva sulla strada del percolato fuoriuscito dalla vasca di raccolta dello stesso invadendo gli appezzamenti di terreno limitrofi, incluso quello di mia proprietà“, afferma Fabrizio Leone, del comitato Sos Bellolampo.
“A seguito dell’accaduto gli operatori Rap hanno tinteggiato le pareti dell’edificio così da mascherare quanto accaduto, nei mesi a seguire l’odore incessante e pestifero di rifiuti ci ha visto costretti a coinvolgere le autorità competenti. Abbiamo chiamato i carabinieri che a seguito di diversi sopralluoghi hanno avviato le indagini che si protraggono tuttora“, aggiunge Fabrizio Leone.
“Chiaramente, l’emergenza rifiuti e l’accatastamento degli stessi, nella sesta vasca, ha cominciato a destare serie preoccupazioni, abbiamo chiesto ad Arpa, a mezzo pec, informazioni sullo stato di salute della stessa che ha risposto: “Nel recente periodo, in seguito alla chiusura della stessa, come comunicato a mezzo stampa, successivamente all’incendio, i rifiuti vengono stoccati all’esterno dell’edificio TMB. Detta area non è impermeabile alle infiltrazioni di percolato”, conclude Fabrizio Leone.