Tra i vincitori del Premio Ubu 2019, riconoscimento tra i più prestigiosi legato al mondo del teatro, ci sono i due siciliani Mimmo Cuticchio e Davide Enia.
All’interno della quarantaduesima edizione del Premio Ubu, che si è svolta a Milano, al cuntista per eccellenza è stato riconosciuto il Premio alla carriera.
Cuticchio – si legge nella proclamazione – con Antonio Tarantino e Enzo Moscato, premiati nei due anni precedenti, “va a comporre un dedalo di lingue e figure emblematiche fortemente segnate al contempo da origini popolari e dimensione lirica, e per questo incisive e senza tempo“.
Erede della tradizione dei cuntisti siciliani, Cuticchio, insieme all’Opera dei Pupi, è tra i Patrimoni orali e immateriali dell’umanità dell’Unesco; primo patrimonio italiano ad esser stato inserito in questa lista.
I racconti dei suoi Pupi, nei decenni di attività e attraverso il passaggio del testimone di generazione in generazione, hanno fatto il giro del mondo facendo conoscere le gesta del ciclo carolingio, della storia dei Paladini di Francia e dell’Orlando furioso. E con essi la tradizione siciliana dell’Opera dei Pupi.
Due generazioni di narratori
È arrivato in Sicilia anche il Premio per il miglior testo italiano, “L’abisso”, di Davide Enia.
Nel testo premiato Enia racconta lo spaesamento, il dolore e la rabbia che affiorano dinanzi alla grande tragedia contemporanea degli sbarchi sulle coste del Mediterraneo.
L’abisso, che andato in scena anche come pièce teatrale, è una riflessione, figlia del lavoro sul campo: “Oggi l’abisso non è un vuoto, è uno specchio. C’è riflessa l’immagine di chi abbiamo deciso di essere“.
Il Premio Ubu per il teatro è, storicamente, un riconoscimento dallo sguardo lungo, che cerca di individuare non solo il meglio che c’è, ma quello che verrà, aprendosi a nuove prospettive. Curato dall’Associazione Ubu per Franco Quadri, si avvale del contributo del MiBACT.