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Trapani, inizia il rush finale per la corsa a Capitale della cultura 2022

giovedì 14 Gennaio 2021

Al via il rush finale per Trapani nella corsa al traguardo di Capitale Italiana della cultura per il 2022.

Venerdì 15 gennaio, alle ore 12.00,  si terrà audizione della Città di Trapani la delegazione presenterà il dossier di candidatura alla Commissione di esperti nominata dal MiBACT e presieduta dal professor Stefano Baia Curioni.

L’incontro sarà in video conferenza e potrà essere seguito in diretta sul canale YouTube del MiBACT www.youtube.com/MiBACT. Le audizioni delle dieci finaliste si terranno nelle giornate del 14 e del 15 gennaio, sarà poi compito della Giuria indicare al Ministro Dario Franceschini entro lunedì 18 gennaio, il progetto di candidatura più idoneo alla designazione della città Capitale italiana della Cultura per l’anno 2022.

Mancano pochi giorni dunque prima di sapere se sarà la città trapanese a spuntarla sulle altri dieci finaliste. La conferenza di domani potrà essere dunque il passo decisivo verso un evento storico.

Giacomo Tranchida

Il sindaco di Trapani Giacomo Tranchida ha parlato di quelle che sono le sue sensazioni in vista dell’evento sottolineando ciò che ha dato vita alla candidatura ed esprimendo soddisfazione per il lavoro fatto in questi mesi dalla collettività: Gli esami portano sempre un’emozione a maggior ragione per un sindaco che per la prima volta nella storia candida la città di cui non è residente, prende questa responsabilità e la candida a capitale italiana della cultura. C’è emozione da un lato ma dall’altro c’è una visione di sviluppo territoriale. Non è un caso che nella creazione di questo dossier di candidatura abbiamo tentato di mettere una marcia in più in termine di sviluppo e di rilancio della destinazione Trapani Western Sicily e in termini di sviluppo culturale come elemento d’attrazione ulteriore e siamo andati alla sottoscrizione del patto per la cultura con tutti i comuni della provincia trapanese: penso sia un caso più unico che raro in tutta Italia. Per noi è già un risultato raggiunto. Il senso della candidatura è richiamare l’attenzione del tema paese sul fatto che la città che può sembrare l’ultima d’Italia dal punto di vista della locazione geo-politica è in realtà la città dove nasce per prima l’Europa nel Mediterraneo. Richiamare dunque l’attenzione del sistema paese a guardare dal punto di vista culturale il Mediterraneo non come un mare, ma come un’isola, come a un museo liquido, il più importante della storia del mondo. C’è una visione di futuro che necessariamente non può non ripartire dal Mediterraneo con l’idea di creare ponti e di superare barriere ideologiche che ci rinchiudono dentro una visione che guarda sempre al Nord. Si guarda sempre al Nord come luogo di speranza per trovare lavoro, per curarsi e per quant’altro: noi abbiamo una visione differente. In ultimo parliamo di una scommessa che ha messo in moto in questi mesi dal basso, con la partecipazione delle persone, dei giovani, delle donne, delle associazioni, un territorio. La candidatura di Trapani è la candidatura della Sicilia Occidentale e di questa terra. Con una presunzione: quella di rappresentare, forse meglio rispetto ad altri territori, la rosa dei venti, o la rigenerazione culturale del sistema paese. Questi sono alcuni tasselli che noi domani rappresenteremo e che sono contenuti nel dossier: cento idee, cento progetti esecutivi, centocinquanta partner tra cui molti soggetti privati, ed è la prima volta in cui si riesce a creare un equilibrio tra intervento del sistema pubblico e quello degli investitori privati”.

Salvatore Ombra

Quello di Trapani Capitale della Cultura è stato dunque uno sforzo importante che ha portato a risposte da parte degli operatori del Territorio. Anche Airgest, la società che gestisce l’aeroporto di Birgi, ha voluto dare il suo sostegno al progetto di candidatura nella persona del presidente Salvatore Ombra: Siamo orgogliosi di sostenere Trapani 2022 – Capitale Italiana della Cultura, convinti che intraprendere questo percorso con la volontà di una ‘riqualificazione’ generale del territorio, del patrimonio artistico e al fine di dare risalto a livello nazionale a tutto il comprensorio culturale, sia la scelta più importante. L’economia della cultura rappresenta oggi il vero elemento di riferimento per la rinascita, capace di trasformare i punti di debolezza in punti di forza e le criticità in opportunità, e in questo senso ci sentiamo impegnati e coinvolti per presentarci all’intera nazione. Trapani e il suo territorio sono in grado di produrre una educazione alla “bellezza” di cui la provincia è fortemente intrisa; un territorio che deve puntare sullo sviluppo turistico e innalzare il livello della qualità di vita degli abitanti. L’Aeroporto di Birgi c’è, per contribuire ad una strategia incentrata sulla volontà di aumentare l’attrattività del luogo attraverso la Cultura, il Commercio, il Turismo. Da qui deve partire il nuovo punto della geografia delle relazioni internazionali, per rendere omaggio alla provincia e dimostrare che il futuro ha un grande passato alle spalle, ben radicato nel presente. Senza campanilismi, senza freni, con l’unico obiettivo della crescita di tutti e di ciascuno. Per questo motivo, come Aeroporto, con convinzione abbiamo siglato un protocollo d’intesa già consegnato al Sindaco Giacomo Tranchida”.

Lunedì 18 gennaio sarà la data in cui si saprà se Trapani sarà la Capitale Italiana della Cultura per il 2022, ottenendo così un riconoscimento che sarebbe la ciliegina sulla torta.

 

 

 

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