Botta e risposta tra il presidente della Regione Siciliana e l’amministratore delegato di Gesap, l’azienda che gestisce lo scalo di Palermo, sulla questione del caro voli, legata ad un’eventuale privatizzazione degli aeroporti invocata ieri da Schifani.
“Plaudendo alla posizione assunta dal presidente della Regione Renato Schifani in ordine all’elevato costo dei biglietti aerei per e dalla Sicilia e al suo impegno in tal senso, occorre precisare, in merito alla sua affermazione che ‘per aumentare il numero di voli è necessario inserire governance competitive e che manca una gestione manageriale negli aeroporti siciliani’ – sottolinea Giovanni Scalia, che è anche membro del direttivo di Aci Europe – che lo scalo Falcone-Borsellino nei sei anni pre pandemia ha avuto una crescita tripla rispetto alla media Italia (61,5 per cento contro il 23 per cento) e che nel 2022 raggiungerà il record di passeggeri della sua storia, in controtendenza con un mercato europeo che ancora deve recuperare il 20 per cento rispetto al periodo pre-pandemico”.
Si prospetta, infatti, una chiusura del bilancio 2022 “con il miglior utile della storia e conseguentemente la massima valorizzazione sul mercato nonostante il grande impegno di circa 70 milioni di euro per gli investimenti e l’ammodernamento del terminal, che si sta portando avanti grazie ai fondi della società di gestione e attraverso aperture di credito con le banche – continua Scalia -. Mi preme sottolineare che questi risultati sono il frutto dell’eccezionale lavoro di tutto il personale aeroportuale, che in questi ultimi anni di grande difficoltà ha dimostrato di saper lavorare con coraggio e resilienza tra mille difficoltà, in maniera esemplare e guardando sempre avanti”.
“Con questa forza che ci ha contraddistinto negli anni – conclude il Ceo di Gesap – questo management e tutti i dipendenti hanno raggiunto record su record, diventando un punto di riferimento del panorama europeo grazie al lavoro incessante portato avanti con successo. Tale modello è certamente da consolidare e preservare, e può essere di esempio per altre realtà aziendali”.
Non si fa attendere la replica di Schifani, che auspica un cambiamento “per offrire più efficienza e servizi ai cittadini”.
“Capisco che nella nostra Isola ci siano logiche profondamente radicate – dice il presidente della Regione Siciliana –, ma il mondo delle gestioni aeroportuali in Italia ha subito una profonda trasformazione negli ultimi anni. Anche per la Sicilia è giunto il momento di cambiare. Come è avvenuto in tutto il Paese, con le privatizzazioni si sono ottenuti risultati concreti ed evidenti che sono sotto gli occhi di tutti: non contano soltanto gli utili, ma anche efficienza e servizi per i cittadini. Il nostro obiettivo adesso è quello di lavorare concretamente per adeguare le nostre strutture al mercato e crescere sempre di più, senza impantanarci nella sterile difesa di posizioni acquisite”.
A queste ultime dichiarazioni fa seguito un altro comunicato al vetriolo da parte della Gesap: “Le dichiarazioni del presidente Schifani rischiano di generare confusione. Infatti, non ho commentato la privatizzazione dello scalo, messa in campo dal presidente della Regione, perché è un argomento che riguarda i soci di Gesap e non l’amministratore delegato della società” – afferma Scalia, che punta tutto sui numeri dello scalo in questo 2022 – Era opportuno precisare, invece, per evitare mistificazioni, che il lavoro e i risultati concreti di questa squadra di manager hanno portato a efficienza, servizi e utili che tanto conteranno per chi acquisirà in futuro lo scalo”.