Il suo nome era nella lista di magistrati che, secondo la difesa, con Montante avrebbero avuto ‘rapporti di amicizia e frequentazione’. Stiamo parlando di Lia Sava, procuratore generale di Caltanissetta. Il procuratore ha deciso di astenersi. Il magistrato, che ha quattro sostituti procuratori generali, si è avvalso della facoltà prevista dall’articolo 52 del Codice di procedura penale, che prevede l’astensione da un processo ‘quando esistono gravi ragioni di convenienza’.
Inizierà il prossimo 26 marzo a Caltanissetta il processo d’appello all’ex presidente degli industriali siciliani Antonello Montante, condannato in primo grado a 14 anni di reclusione per associazione a delinquere finalizzata alla corruzione e accesso abusivo al sistema informatico.
Ma a sostenere l’accusa non sarà nessuno dei magistrati della Procura generale di Caltanissetta, bensì i colleghi di Catania. Secondo indiscrezioni potrebbe essere direttamente il Procuratore generale di Catania Roberto Saieva rappresentare l’accusa dopo che il Procuratore generale di Caltanissetta Lia Sava ha deciso di astenersi. La stessa Sava aveva coordinato l’indagine per concorso esterno in associazione mafiosa a carico dell’imprenditore, all’epoca in cui era procuratore aggiunto, prima dell’arrivo di Amedeo Bertone. Il suo nome era nella lista di magistrati che, secondo la difesa, con Montante avrebbero avuto ‘rapporti di amicizia e frequentazione’.