Continua senza sosta l’impegno dei militari del Comando Provinciale Carabinieri di Siracusa nel contrasto ai traffici di stupefacenti in città nelle c.d. “piazze di spaccio”, ovvero le zone maggiormente frequentate da assuntori e tossicodipendenti che, nonostante le difficoltà economiche ed i limiti agli spostamenti disposti dalla normativa “anti covid”, si muovono alla ricerca della dose di migliore qualità al prezzo più conveniente.
Grazie all’analisi del fenomeno, recenti operazioni del Nucleo Investigativo hanno già portato all’arresto di vari pusher ed al sequestro di cospicui quantitativi di droga e diverse armi clandestine, assestando importanti successi nella lotta a tale tipo di attività criminale, sempre fiorente poiché molto lucrosa.
Ieri sera i Carabinieri hanno individuato un’abitazione in Via Epicarmo nella quale si aveva avuto notizia vi fosse stata allestita una sorta di laboratorio casalingo attrezzato per produrre droga tipo crack. La conferma della notizia è presto arrivata quando, avvicinatisi all’obiettivo, i Carabinieri hanno sentito distintamente delle voci provenire da una finestra aperta dell’appartamento, nel quale – come si è avuto modo di appurare successivamente –tre uomini discutevano ad alta voce su come “cuocere” la droga che avevano sul tavolo: “cucinala perché è ancora umida” – “mettila nel tovagliolo così si asciuga” – “fuori si asciuga meglio” – “è ancora solida”.
I Carabinieri hanno sfruttato l’improvvisa uscita dall’abitazione di uno dei tre, tale Pezzinga Johnny, ventenne siracusano noto per precedenti di polizia anche in materia di stupefacenti, per intervenire e fare irruzione all’interno dell’appartamento: qui, in cucina, si trovavano Mancino Massimo, classe 1971, proprietario dell’abitazione, e Iacono Robert, classe 2000, mentre tagliavano e confezionavano stupefacente ancora seduti ad un tavolo “apparecchiato” sul quale i Carabinieri hanno rinvenuto:
- una busta di plastica con all’interno grammi 68,96 di cocaina;
- un bilancino di precisione per la pesatura delle dosi, perfettamente funzionante;
- materiale vario utilizzato per il confezionamento dello stupefacente consistente in bustine di plastica di colore bianco già tagliate in forma circolare;
- una bottiglia di ammoniaca da 200 ml, soluzione al 9%, quasi vuota utilizzata per la lavorazione del crack;
- due coltelli da cucina con evidenti tracce di residui di cocaina.
Nel balcone della cucina, è stato altresì rinvenuto un mestolo con all’interno due pezzi di sostanza stupefacente tipo crack (cocaina cotta) del peso complessivo di grammi 27,30.
Il Pezzinga era in possesso di una chiave di un B&B, nel quale i Carabinieri si sono subito recati ed hanno effettuato una perquisizione, trovandovi all’interno una ragazza, T.G. classe 2001, e ben visibili in un cassetto due panetti di hashish del peso totale di circa 200 grammi e una bustina con all’interno grammi 2,35 di cocaina nonché un pizzino contenente appunti ritenuti attinenti ad attività di spaccio.
Al termine delle attività i tre uomini sono stati tratti in arresto e sottoposti agli arresti domiciliari presso le rispettive abitazioni, mentre la giovane è stata denunciata a piede libero.