“La libertà d’espressione non è un lasciapassare per l’indottrinamento, a maggior ragione fra i banchi di scuola. Sono cattivi insegnamenti. È giusto vigilare e intervenire”.
Lo dichiara Igor Gelarda, capogruppo della Lega in Consiglio comunale a Palermo e responsabile regionale enti locali, in riferimento alla vicenda della professoressa di Italiano in servizio all’Istituto tecnico industriale Vittorio Emanuele di Palermo sospesa da sabato scorso, per due settimane, dall’ufficio scolastico provinciale perché non avrebbe vigilato sul lavoro dei suoi studenti 14enni che nella giornata della memoria avevano presentato una videoproiezione nella quale si accostava la promulgazione delle leggi razziali del 1938 al decreto sicurezza del ministro dell’Interno Matteo Salvini.
“L’accostamento delle leggi razziali al decreto sicurezza è una distorsione della realtà – aggiunge Gelarda – ma più in generale, prescindendo dalla vicenda della prof palermitana, dispiace constatare come la solita sinistra che si autoproclama unico baluardo antifascista non perda occasione, anche alla vigilia di queste elezioni europee, di fare una pessima propaganda politica – conclude Gelarda – in nome di una personalissima interpretazione della libertà di pensiero e di espressione sancite dalla Costituzione”.