Il giorno dopo dell’Assemblea Pd, anche in Sicilia si registrano reazioni e riflessioni, tra maggioranza e minoranza Dem. Le dichiarazioni più circostanziate sono quelle del neodeputato all’Ars, Pino Apprendi, subentrato recentemente a Francesco Riggio, sospeso in seguito ad una condanna in virtù della Legge Severino.

Un’assemblea infuocata che ha portato anche ad un nuovo registro lessicale. Un “faccia di culo“, sbraitato da Giachetti nei confronti di Speranza, respinto al mittente da Apprendi. “Non siamo abituati a linguaggi del genere. Ognuno ha la sua storia personale e abbiamo avuto l’idea che questa imboscata fosse una manovra costruita ad arte con dei cecchini distribuiti in sala“. Spazio alla nuova legge elettorale, con l’assemblea del partito che si dice pronta a riesumare il discusso Mattarellum. “Renzi ha ammesso il passo falso, c’è stata un’apertura per la nuova legge elettorale ma bisogna mettere i punti sulle i. Fino a giugno Renzi diceva che non si poteva fare, adesso si. Questa è un’altra ammissione di colpa“.
Polemiche anche sulla composizione del nuovo Governo, altra spaccatura tra le diverse anime Pd. “Renzi ha commesso un errore. Ci aspettavamo di tutto, anche un Renzi bis in vista delle elezioni. Questo finto cambiamento dimostra che il Gattopardismo è più vivo che mai, ma non siamo stupidi. Bisogna cambiare le regole del gioco. E’ incredibile che due come Alfano e Verdini facciano parte di questo Governo. Il nostro modello non può essere nè Briatore nè Marchionne che ricordo bene, quando ero vicepresidente della Commissione Attività produttive e lui venne a liquidare la vertenza di Termini Imerese“.
Tra le frecciate lanciate in Sala le accuse sui risultati raggiunti durante gli ultimi Governi tinteggiati di minoranza. “Facciano dei riferimenti precisi. Ci dicano cosa intendono. C’erano le condizioni? C’erano i presupposti? Sparare nel mucchio non mi piace“. Infine un quadro sull’organizzazione interna del partito. “Abbiamo imparato che assimilare Segretario e premier non porta ad un buon risultato. Questo conflitto di interessi va cambiato e lì dovremmo misurarci con gli iscritti. Non è più tempo per primarie fuori luogo, aperte a prezzolati destinati ai Ministeri”.