Raddoppio del ponte Corleone: ci siamo. Con l’ordinanza 1445 del 6 dicembre 2024, firmata dal dirigente dell’Ufficio Mobilità Alessandro Carollo, il Comune di Palermo ha disciplinato la nuova organizzazione della viabilità in viale Regione Siciliana. Ciò in vista degli interventi per dotare la struttura sul fiume Oreto di due nuovi viadotti.
Si parte dal lato in direzione Catania
Così come comunicato dagli uffici, si partirà dal nuovo ponte dal lato in direzione Catania. Poi la ditta si sposterà dall’altro lato, ovvero in direzione Trapani. Nel dettaglio, a partire dal 9 dicembre e fino a cessate esigenze, sarà chiuso al traffico lo svincolo di uscita in direzione Catania posto immediatamente dopo il ponte Corleone. Al contempo, l’Amministrazione Comunale ha disposto l’apertura di un nuovo varco da posizionare dopo l’area di cantiere che si verrà a creare. Una riorganizzazione che simboleggia il definitivo via libera ad uno dei cantieri più attesi da tutta la città di Palermo e non solo.
Raddoppio del ponte Corleone, un progetto ambizioso
Il progetto è ambizioso. I lavori sono finanziati con fondi POC. L’intenzione della Regione e del Comune di Palermo è quella di realizzare due nuove campate da 150 metri di lunghezza, ognuna delle quali sarà dotata di due corsie carrabili. Costo dell’operazione circa 17,5 milioni di euro. Un investimento fatto per alleggerire il traffico sulla Circonvallazione di Palermo, rendendo più agevoli gli spostamenti da e verso la città, nonché in direzione dei due principali poli della Provincia, ovvero lo scalo portuale di Termini Imerese e l’aeroporto Falcone-Borsellino.
Sui tempi per realizzare le due campate e le relative opere accessorie, l’assessore Salvatore Orlando si era detto ottimista ai microfoni de ilSicilia.it. “Credo ci vorranno circa otto mesi a carreggiata“. Facendo un rapido calcolo, ciò vuol dire che la prima delle due strutture dovrebbe essere realizzata entro agosto 2025, mentre per la seconda si dovrebbe attendere almeno aprile 2026. Non è da escludere però che i ritardi sulla tabella di marcia accumulati in questi mesi (l’inizio del cantiere era fissato a giugno) possano comportare un allungamento dei tempi.