Dopo il Ministero dell’Ambiente anche il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti dice sì al progetto per il raddoppio ferroviario Messina-Catania, e nello specifico alla tratta Giampilieri-Fiumefreddo e su questo ulteriore passo in avanti dell’iter si registra una presa di posizione dell’Associazione Ferrovie Siciliane, che accoglie la notizia con soddisfazione.
L’Associazione Ferrovie Siciliane e Sicilia in Progress – si legge in una nota – prendono atto dei pareri ministeriali che danno il via libera al raddoppio, in variante, della ferrovia Messina–Catania nel tratto Giampilieri–Fiumefreddo. Pochi giorni fa è arrivato l’ok del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, mentre pochi mesi fa si era espresso il Ministero dell’Ambiente, imponendo una serie di condizioni, anche di una certa importanza. Avverso queste condizioni si era opposta RFI, chiedendo la revisione di alcune di esse: in particolare la n° 2, che chiedeva di adeguare i calcoli strutturali delle opere d’arte alla nuova normativa del 2018 e la n° 6, che imponeva il ripristino della ferrovia Alcantara – Randazzo.
Nel parere integrativo del 28 febbraio 2020, il Ministero, esaminate le richieste di RFI, decideva di “glissare” sulle norme tecniche, mentre manteneva la prescrizione sul ripristino della linea dismessa dell’Alcantara. In tal senso, si legge nel parere che la linea va semplicemente progettata, e non certo realizzata prima che si metta mano al raddoppio ferroviario sulla Messina-Catania. Una decisione di buon senso che accogliamo con grandissima soddisfazione”.
“Si ricorderà che, da anni, l’Associazione Ferrovie Siciliane e Sicilia in Progress combattono per il ripristino della ferrovia Alcantara–Randazzo, da mettere a rete con la Circumetnea per un servizio viaggiatori che comprendesse la valle ed il comprensorio di Giardini Naxos e Taormina, in cui istituire un servizio di metroferrovia. Restituendo alla ferrovia il suo ruolo naturale: infrastruttura eco-sostenibile a servizio della Valle e del territorio circostante, e non semplice ricettacolo di vecchi trenini storici uno ogni tanto, come erroneamente previsto nella Legge. 128/2017 sulla Ferrovie Turistiche”.
“Mai avremmo voluto che le nostre richieste, recepite nel parere del Ministero dell’ambiente, divenissero ostative al raddoppio ferroviario, che consideriamo improcrastinabile. Al proposito, quanto abbiamo letto nel parere ministeriale ci rassicura. Se poi consideriamo che lo stesso progetto di raddoppio prevede la permanenza in esercizio della storica stazione di Taormina-Giardini, possiamo dire che abbiamo ottenuto tutti gli obiettivi che ci eravamo prefissati”.