Si avvicina il momento dell’avvio dei lavori per il raddoppio della linea ferroviaria, che a Taormina prevede due nuove stazioni nel proprio territorio (una sarà quella sotterrane del piazzale Madonnina e l’altra a Trappitello) e si va verso una vera e propria corsa contro il tempo per l’attesa realizzazione di un’opera complementare che appare fondamentale nella popolosa frazione taorminese di Trappitello.
In vista dei lavori di Rfi qui si attende, infatti, la pista di cantiere che a Trappitello, da Santa Venera sino alla zona alle spalle delle case popolari, dovrebbe rappresentare l’alternativa alla SS185 (Via Francavilla), dove i lavori per la nuova linea ferroviaria rischiano di impegnare la strada principale di Trappitello con l’enorme carico di almeno 300 passaggi al giorno di mezzi pesanti che per le attività di cantiere si muoveranno in questa zona. Una pressione che sarebbe insostenibile e che sin d’ora appare impensabile per la Ss185.
In buona sostanza, i lavori per la nuova linea ferroviaria dovrebbero scattare nel 2022, ma appare sempre più difficile (se non impossibile) che per allora possa diventare già realtà (o che anche solo sia riesca a dare il via al cantiere) per la strada salva-traffico a Trappitello, l’arteria che dovrà rappresentare l’alternativa funzionale quotidiana ai flussi di transito della Via Francavilla a Trappitello.
La strada bypass a Trappitello, che si prevede intanto in via provvisoria e che poi potrebbe essere ripensata per rimanere in attività in via definitiva anche per il futuro, è un’opera che il Comune, ovviamente, non può realizzare con le proprie risorse e rientrerà nel contesto delle opere complementari all’esecuzione dei lavori per il raddoppio ferroviario. Ma l’iter che sembra non decollare. Da una parte il Comune attende novità su tempi e modalità dell’intervento, dall’altro si attendono le mosse di RFI e Regione. Intanto i mesi trascorrono e la pista di cantiere – che potrebbe poi essere adeguata, rivista e restare anche per gli anni successivi – necessiterà di tempo per diventare realtà.
La strada alternativa alla Ss185 dovrebbe costare 3 milioni di euro ma l’infrastruttura potrebbe avere importi anche più contenuti. Il problema, in questo caso, non è quello dei costi ma dei tempi in cui si potranno avviare i lavori e soprattutto le lungaggini burocratiche e la trafila di adempimenti che rischierebbe di rendere lunga una procedura per un’opera di cui ci sarà bisogno non tra qualche anno ma già nei prossimi mesi.