Ha sparato 15 colpi, a distanza ravvicinata, con la pistola di ordinanza l’assistente capo della polizia Gaetano Rampello, 57 anni, per uccidere il figlio Vincenzo Gabriele, di 24 anni.
L’uomo è interrogato nella stazione dei carabinieri di Raffadali dal sostituto procuratore di Agrigento, Chiara Bisso, che coordina le indagini col procuratore Luigi Patronaggio. Secondo quanto si apprende, Rampello sta rispondendo alle domande del magistrato e avrebbe ammesso di avere assassinato il figlio al culmine di un litigio. Alla stazione dei carabinieri sono presenti anche il capitano Alberto Giordano, capo del nucleo operativo e radiomobile, e il maggiore Marco La Rovere, che guida la compagnia di Agrigento. Il poliziotto dopo avere sparato 15 colpi di pistola contro il figlio in piazza Progresso a Raffadali si è allontanato del luogo del delitto andandosi a sedere su una panchina in attesa di un autobus.
I carabinieri del Nor della compagnia di Agrigento lo hanno trovato e fermato. Gli investigatori stanno cercando di approfondire i dissidi familiari esistenti tra padre e figlio che sarebbero alla base del movente del delitto