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L'intervista

Raffaele Stancanelli: “Ponte sullo Stretto fondamentale per attrarre il commercio navale”

mercoledì 2 Ottobre 2024
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Il lavoro fatto in passato e le sfide imposte dal futuro. Questo è il quadro in cui è iniziato il secondo mandato da eurodeputato di Raffaele Stancanelli. L’ex sindaco di Catania, oggi alla Lega, è intervenuto ai microfoni de ilSicilia.it per commentare l’inizio di questo nuovo corso del Parlamento Europeo. “Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma“, recita la legge fisica della conservazione della massa.

Una massima che si riflette nella vita di tutti noi. E la politica, in quanto organismo sociale vivente, segue lo stesso principio. Gli assi della cura della res pubblica europea sono in continua trasformazione, mossi dalle necessità imposte dal cambiamento climatico e da un’attenzione maggiore verso le politiche ambientali. Tutto ciò in un quadro economico mondiale sempre più mirato allo sviluppo tecnologico e bio-ingegneristico.

Ma di qualcosa bisogna pur nutrirsi.

E la tutela dell’agricoltura e della pesca sono due dei principali assi su cui Raffaele Stancanelli si sta muovendo a livello europeo.

I primi mesi della nuova era Von Der Leyen

Fra passato e presente. Raffaele Stancanelli fa il punto di questi primi mesi della legislatura a Bruxelles, riporcorrendo quanto fatto e quanto potrà fare Ursula Von Der Leyen nel ruolo di presidente della commissione europea. “Sono convinto che Ursula Von Der Leyen abbia fatto malissimo nella scorsa legislatura. Si è assoggettata agli ideologi dell’economia verde a tutti i costi. E’ un’idea che mi piace, ma deve essere compatibile con la produzione. Loro sono convinti che l’agricoltore inquina la terra e il pescatore inquina il mare. E’ un cosa assurda. Non si può pensare che un qualunque imprenditore avveleni il proprio pane. In questo senso, le politiche agricole europee sono state un disastro. Sono convinto che in questa legislatura la rotta vada aggiustata. Va bene il Green Deal, va bene l’economia circolare, ma non si può fiaccare la produzione“.

L’eurodeputato della Lega prosegue il suo discorso passando in rassegna le politiche industriali fino ad ora intraprese. “Come si può pensare di eliminare tutti i macchinari che non siano elettriche entro il 2035? Tutti i 27 paesi europei inquinano per l’8% a livello mondiale. Se passiamo all’elettrico, a fornire le batterie c’è solo la Cina. Ovvero, il paese che inquina di più al Mondo. Questa è la dimostrazione che Ursula Von Der Leyen era ideologizzata. Ma siccome oggi le forze pragmatiche (quelle a contatto con le imprese) sono maggioranza al Parlamento Europeo, al di là degli schemi ideologici, sono convinto che qualcosa verrà aggiustata. C’è poi il tema delle abitazioni. Dovremmo fare diventare tutti gli appartamenti. Le soluzioni sono due. O si demoliscono, oppure si spendono decine di migliaia di euro per renderle compatibili con le richieste europee. E’ solo teoria“.

Gli investimenti: agricoltura, turismo e ponte sullo Stretto

Unione Europea vuol dire anche Italia e, più nello specifico, Sicilia. L’Isola ha delle importanti sfide da affrontare in un epoca di grandi cambiamenti. L’economia internazionale si sta muovendo su tre assi principali: microbiologia, robotica e conquista dello spazio. Ciò con riguardo alle relative declinazioni d’investimento, a cominciare dall’intelligenza artificiale. Temi che, secondo Stancanelli, passano in secondo piano rispetto alle vocazioni storiche della terra siciliana, ovvero agricoltura e turismo. Strada che l’esponente del Carroccio ritiene che non si debba abbandonare. Ciò senza dimenticare gli investimenti infrastrutturali, a cominciare dal ponte sullo Stretto di Messina.

La Sicilia deve favorire la sua naturale inclinazione al turismo e all’agricoltura. Per far ciò servono trasporti ed infrastrutture. Per questo, dal mio punto di vista, serve il ponte sullo Stretto. Spero che venga fatto. Tutte le navi che passano dal Mediterraneo seguono la tratta da Suez e Gibilterra. Con quell’opera, attraccherebbero qui in Sicilia. L’Isola diventerebbe un volano per il commercio marittimo. E se decolla il Sud, decolla l’Italia. Trasporti non vuol dire soltanto ponte, ma anche i collegamenti interni. Su questo fronte, il ministro Salvini sta facendo molto bene. Tutto il resto, come ad esempio l’IA o la robotica, possono essere al servizio di questo processo. E’ un investimento d’aiuto alla vocazione siciliana“.

I progetti il futuro

Raffaele Stancanelli ricorda poi quanto fatto poi nella scorsa legislatura. “Ero il vicepresidente della commissione giuridica ed ero in commissione pesca. Ho lavorato moltissimo a contatto quotidiano con le associazioni di categoria, facendo delle belle battaglie. Inoltre, mi sono occupato delle inclinazioni geografiche tipiche dell’artigianato. Abbiamo tantissime cose che possiamo valorizzare attraverso l’idea di marchio. Può essere il caso delle ceramiche di Caltagirone piuttosto di quella di Santo Stefano di Camastra, il corallo della provincia di Trapani, la pietra lavica“.

Un asse su cui continuerà ad investire tempo ed attività politica. “In questo legislatura, continuerò il mio lavoro nella commissione giuridica. Sono uno dei sette parlamentari europei inserito nell’agenzia EUIPO, ovvero l’organo che si occupa della proprietà intellettuale. Sono in commissione ITRE (commissione per l’industria, la ricerca e l’energia), dove lavoreremo per modificare i dossier più massacrati, come ad esempio l’automotive. Ho chiesto di essere inserito inoltre in commissione Agricoltura. Bisogna fare la nuova PAC, Politica Agricola Comune. In tal senso, sono componente e lavorerò nella commissione AGRI“.

 

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