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La violenza

Ragusa, calci e pugni contro un automobilista: arrestato un 43enne

lunedì 22 Gennaio 2024
alt polizia stradale

E’ finito agli arresti domiciliari un uomo di 43 anni, ritenuto responsabile di minacce e lesioni personali ai danni di un automobilista. Il provvedimento, eseguito dagli agenti della Polizia di Stato, è stato emesso dal gip del Tribunale di Ragusa, su richiesta della locale Procura.
I fatti risalgono alla sera del 9 novembre scorso, quando un automobilista, nel percorrere la strada provinciale che conduce a Marina di Ragusa, tentava di superare l’auto che lo precedeva incolonnato. All’improvviso, un altro veicolo, proveniente da dietro, lo superava a velocità sfiorando anche lo specchietto della vettura. Il conducente dell’auto, vistosi superato, lampeggiava nei confronti dell’altro automobilista che, rallentata la marcia, gli si affiancava e adirato, gridando dal finestrino abbassato, lo sollecitava a mettersi da parte.

Il malcapitato, ignaro di quanto stava per succedere, rifiutava la provocazione ma l’aggressore, con manovre azzardate, lo costringeva ad arrestare il mezzo ponendosi al centro della carreggiata. Subito dopo scendeva dal mezzo e si avvicinava alla vittima prescelta, colpendolo ripetutamente con pugni al volto e in diverse parti del corpo.

Non contento di ciò, lo colpiva prima alla schiena mentre la vittima si era girata per difendersi dai colpi al volto e poi, dandosi una spinta tenendo le mani sul tetto dell’auto, sferrava con la pianta del piede un altro calcio. Neanche l’intervento di altri automobilisti riusciva a fermare la furia aggressiva dell’uomo che si allontanava dai luoghi come se niente fosse accaduto soltanto dopo essersi ritenuto soddisfatto della sua inaudita condotta.
La ricostruzione della vicenda, a cura della Polizia di Stato, ha permesso di accertare la “pericolosità sociale dell’uomo che ha dimostrato nella sua condotta spregiudicatezza e sfrontatezza, indicative di una personalità incline a sopraffare con l’uso della violenza fisica chiunque entri con lui in una relazione conflittuale”, fanno sapere gli inquirenti.

Proprio per questo motivo è stata richiesta all’autorità giudiziaria competente l’emissione di un provvedimento restrittivo che ha posto fine al concreto ed attuale pericolo di reiterazione di reati simili.

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