Centosettanta telecamere “intelligenti” in almeno 20 plessi scolastici di Palermo, la cui installazione sarà curata dalla Sispi. Lo prevede la delibera approvata dalla Giunta Comunale, che vuole così dare una risposta ai sempre più numerosi attacchi, atti vandalici e furti contro asili e scuole pubbliche cittadine.
Saranno realizzate grazie ai fondi destinati dallo Stato agli interventi per facilitare l’avvio dell’anno scolastico (circa un milione e ottocentomila euro) e a fondi del Ministero dell’interno per la videosorveglianza. Per le scuole dove le telecamere sono già installate ma sono spente per assenza di manutenzione, arriveranno invece dei soldi che potranno essere utilizzati direttamente dai dirigenti per la stipula dei contratti.
Tutte le telecamere saranno dotate di un particolare software basato su sistemi d’intelligenza artificiale per l’analisi dell’immagine, che sarà in grado di valutare se ciò che viene ripreso possa essere un atto violento a danno di persone o cose e quindi invierà uno specifico allarme alla centrale operativa della Polizia Municipale.
In ogni caso, anche se le telecamere avranno il proprio terminale all’interno del Comando di via Dogali, saranno agganciate al sistema dell’anello telematico cittadino e quindi trasmetteranno in tempo reale il proprio segnale a tutte le forze dell’ordine.
L’elenco delle scuole che negli ultimi mesi sono state “visitate” da ladri e vandali è lungo. Dalla “Pertini” dello Sperone, alla “Falcone” dello Zen, passando per la “Mattarella” di Bonagia, e poi ancora il “Guttuso” di via Messina Marine, l’asilo “Papavero” e la scuola “Levi Montalcini” a Borgo Nuovo. Una lista interminabile di furti, danneggiamenti, a volte degli atti di puro vandalismo.
“Come abbiamo più volte sostenuto – afferma il Sindaco di Palermo Leoluca Orlando – le scuole sono il luogo principe in cui si costruisce la comunità, perché rivolte ad accogliere e a dare servizi ai più piccoli. Chiunque danneggia una scuola o ne ruba i materiali compie non solo un atto criminale che va punito legalmente, ma soprattutto compie un furto di futuro a danno dei nostri figli e nipoti. Le telecamere, come l’indispensabile controllo delle forze dell’ordine saranno certamente un deterrente, ma resta intatta la necessità che vi sia una ribellione sociale, un rifiuto delle nostre comunità, delle famiglie e dei nostri quartieri contro chi, appunto, vuole distruggere il futuro dei palermitani più piccoli”.